domenica 27 settembre 2009

TRASLOCO




Da domani il Blog del circolo Pd di Paratico si trasferisce.




Potrete ritrovarci all'indirizzo:








Nel nuovo sito potrete trovare




I commenti sulla vita politica del nostro paese (proprio come in questo blog)




La stampa da non perdere organizzata in un unico contenitore




Le Delibere della Giunta e del Consiglio Comunale in formato PDF da consultare e scaricare con un semplice "click"




La possibilità di discutere su qualsiasi argomenti in un forum tematico




La posibilità di scrivere al Circolo PD o direttamente ai Consiglieri Comunali del PD




La possibilità di esprimere il proprio parere in sondaggi visibili a tutti




La documentazione di interesse locale o sovrazonale




La storia della politica a Paratico dal 1990 a oggi




e... altro ancora




Vi aspettiamo sul nuovo sito : www.pdparatico.com




Questo blog rimarrà qui come un reperto storico e magari fra qualche anno chi lo troverà avrà la curiosità di scorrere queste pagine ritrovando un pò di storia del nostro paese nei mesi che hanno seguito le elezioni amministrative del 2009.




Arrivederci a www.pdparatico.com

giovedì 24 settembre 2009

STAMPA DA NON PERDERE




Del fumo e dell'arrosto. Mentre il principale venditore di fumo - ora anche in senso tecnico, lo vedremo fra un momento - va in America a dire che Obama gli ha tolto le parole di bocca e sull'ambiente ha detto, il presidente degli Stati Uniti, proprio quello che lui, il Venditore, stava per dire, si apprende che:1) in Finanziaria (lo dice il ministro Prestigiacomo) non è stato stanziato un euro dei già pochi dovuti in rispetto al protocollo di Kyoto.2) Il governo italiano ha chiesto all'Unione europea di poter violare (o innalzare) i limiti fissati per le emissioni di Co2. O meglio, non ha proprio chiesto di violarli, una cosa che siamo abituati a fare senza chiedere. E non ha nemmeno chiesto di innalzarli, precisa preoccupata una nota di Palazzo Chigi. Ha solo detto a Barroso che noi in Italia potendo, ecco, insomma, quei limiti non li rispetteremmo perchè allo stato dei fatti non siamo in condizione di farlo. Una notarella così, tanto per parlare di qualcosa. L'Unione europea, naturalmente, ha risposto con una comunicazione secca che suona come: non pensateci nemmeno.Si apprende inoltre che a poca distanza dalle coste calabresi giace una nave carica di 120 fusti di rifiuti radioattivi. Potrebbe anche trattarsi, dicono gli esperti, di plutonio. E, comunque, qualunque cosa sia, lo si dovrebbe accertare al più presto perché, in quelle aree è stato registrato un aumento di tumori e, in ogni caso, non si può nemmeno concepire l'idea di sottoporre un'intera popolazione a una dieta a base di tonno e di paranza radioattiva.Si apprende pure che sarebbero una trentina le navi che, con regolarità, la ‘ndrangheta ha affondato nei decenni in quello specchio di mare. Un brodo di coltura unico al mondo: per la fauna per i pesci e per gli uomini.Ebbene il governoquello a cui Obama toglie le parole di bocca, informato dalla magistratura, dai biologi, dagli assessori regionali e dalle autorità mediche, non ha preso assolutamente alcun provvedimento. Immaginate cosa succederebbe se, al largo delle coste francesi o inglesi, ci fossero dei ricercatori incaricati di certificare l'esistenza di un relitto gonfio di scorie radioattive. E se i governi di quei paesi pretendessero di non rispondere alla domande e di essere lasciati in pace. L'opinione pubblica, i giornali, la comunità internazionale, non ne chiederebbero conto?È una storia che parla di criminalità, di malapolitica, di catastrofe ambientale. Che riporta alla morte, tuttora inspiegata, di Ilaria Alpi. Ma di tutto questo non si deve parlare. Se non per dire: «Sull'ambiente abbiamo fatto grossi passi avanti». Certo presidente, naturalmente. Ha altro da aggiungere?È poi finalmente partita una nave con un'equipe di ricercatori del ministero dell'Ambiente. Col tempo sapremo quali veleni giacciano in fondo al mare del nostro turismo d'eccellenza. Ma c'è un piccolo problema: i ricercatori in ricognizione sono quasi tutti lavoratori precari.
INFORMAZIONI UTILI
MARTEDI 29 SETTEMBRE E' CONVOCATO IL CONSIGLIO COMUNALE DI PARATICO

sabato 19 settembre 2009

CONGRESSO IN CAMMINO....



Bersani in testa nella sfida dei delegati. Franceschini al 36%, Marino all'8%
Pier Luigi Bersani è in testa nella sfida congressuale quando hanno votato il 10% dei circoli, pari a 19.459 votanti. L'ex ministro, rende noto il partito, ottiene 10.774 voti pari al 55,7%, Dario Franceschini 6.883 pari al 35,6% e Ignazio Marino 1.675 (8,7%).La Commissione nazionale per le elezioni del 25 ottobre rende noti i risultati relativi a 587 congressi che si sono svolti fino a venerdì 18 settembre, come trasmessi dalle organizzazioni locali del Pd. Hanno votato in 19.459 pari al 38,5% degli iscritti aventi diritto. Dai voti validi (19.332), Pier Luigi Bersani ne ottiene 10.774 voti pari al 55,7%, Dario Franceschini 6.883 voti pari al 35,6%, Ignazio Marino 1.675 voti pari al 8,7%.Maurizio Migliavacca, coordinatore della Commissione nazionale, sottolinea che si tratta di risultati riferiti a un numero ancora limitato di congressi di circolo (13% circa del totale) che hanno interessato 50.485 iscritti rispetto al totale nazionale di 824.125 iscritti al Pd (6,13% ). Congressi che, per la loro suddivisione territoriale, non costituiscono un campione statistico, rappresentativo della distribuzione degli iscritti su scala nazionale. La prossima comunicazione, rende noto il Pd, dei risultati, ancora parziali, dei congressi di circolo sarà data mercoledì 23 settembre.



RIDIAMOCI SU......



L' AMACA
Neanche Mel Brooks avrebbe saputo architettare una sequenza come quella vista l' altra sera in parecchi tigì. Si vedeva il povero Bossi in camicia verde scaricato da una macchina alle sorgenti del Monviso. Un posto da marmotte per l' occasione usurpato dalle telecamere. La grande siccità estiva non aiutava il colpo d' occhio: prati calcinati, paesaggio lunare, manipoli di leghisti persi tra sterpi sparsi come in una poesia di Toti Scialoja. La location era surreale, l' occasione (elevazione della Sacra Ampolla consacrata al dio Eridano) esilarante, ma l' acme è stato raggiunto quando il Bossi, con un bavaglio di microfoni sotto il naso, ha dichiarato che la faccenda delle escort è una manovra della mafia contro Berlusconi. Proprio così. Ogni tanto bisognerebbe fare finta di non sapere niente di quello che ci è accaduto negli ultimi vent' anni. Guardare con occhio vergine, udire con orecchio vergine. Avremmo visto e udito questo: un signore anziano , con la camicia di un colore stranissimo, che in attesa di omaggiare un dio da lui inventato, di nome Eridano, sostiene che Cosa Nostra ha mandato a Roma un torpedone di mignotte per incastrare il suo capo. Ecco. - MICHELE SERRA

mercoledì 16 settembre 2009

STAMPA DA NON PERDERE










Non si specula sul dolore», diceva ieri Giustino Parisse, il giornalista del "Centro" che ha perso i due figli Domenico e Maria Paola sotto le macerie. «La serenità tornerà quando vedremo ricostruito il nostro vero paese». C'è differenza fra alloggi e case, ripeteva per radio a Caterpillar don Luigi Epicoco, parroco universitario dell'Aquila. «Gli alloggi fanno audience ma non sono case. Infatti le chiamano casette. Non è lungimirante non aver ricostruito case vere, case per gli studenti per esempio: case attorno alle quali rinascesse la vita dell'università e poi della città intesa come luogo di relazione tra le persone». Non si specula sul dolore. Ieri è stato un giorno di festa, a Onna, perché l'asilo progettato da Giulia Carnevale, studentessa di ingegneria uccisa nel crollo della Casa dello studente, è stato inaugurato davanti ai suoi genitori. Perché 94 casette di legno saranno il tetto di altrettante famiglie, a Onna. Spiace, in tutto questo, vedere quelle aggiunte ai cartelli messe in fretta e furia: sopra le scritte Croce Rossa e Provincia di Trento è comparso, attaccato da ultimo, il cartello grigio della Protezione civile, marchio del governo. Un'aggiunta posticcia per certificare a reti unificate una menzogna propagandistica, una televendita funzionale ad accrescere il consenso. Ma il governo non c'entra niente con gli alloggi di Onna, lo spiega bene il presidente della provincia di Trento Dellai a Claudia Fusani, lo scrivevamo su questo giornale già ieri: quelle case sono state costruite in 43 giorni grazie alla Croce Rossa, alla Provincia di Trento (13 milioni di euro stanziati) e ad altri donatori privati. Altre saranno inaugurate presto, donate dalla Caritas. Altre dalla famiglia Barilla e da altri sponsor. Quelle del governo le vedremo. Il centro dell'Aquila aspetta. L'Università, come racconta il rettore, anche. È un peccato dover precisare, in un giorno così lieto per Onna, che il presidente del Consiglio si mette come sempre in primo piano nelle foto, arriva da ospite in una festa altrui e ruba la scena. Del resto lo ha fatto fin dal principio: proprio di questo, dei suoi esordi come costruttore, racconta oggi la seconda puntata della «Silvio Story». Oggi ha migliorato la tecnica e padroneggia il mezzo: ruba la scena e per essere sicuro che non ci sia nessuno a far domande detta lui stesso il palinsesto Raiset. Concorda con Bruno Vespa la prima serata su RaiUno (ieri fianco a fianco, il giornalista e il presidente, a tagliare nastri e stringere mani, a sorvolare paesi in elicottero), poi fa spostare Ballarò, RaiTre, poi fa cancellare la programmazione di Matrix dalle sue reti Mediaset. Così che non ci sia nessuno, ma proprio nessuno, che dica nemmeno per sbaglio, in tv: sono le casette di Dellai e della Croce Rossa. Qui, come nella fiaba di Alice nel paese delle Meraviglie, tutte le casette sono sue. Il segretario Pd Dario Franceschini ha declinato l'invito a partecipare in una prossima puntata di Porta a porta che sarebbe servita, nelle intenzioni di Vespa, a garantire la par condicio dopo l'estenuante e menzognero spot di ieri. «Non mi renderò complice», ha detto Franceschini. Vespa a Di Pietro che lo paragonava a una sedia elettrica ha risposto che vuole le sue scuse, in caso contrario non lo inviterà più. Così ora sappiamo cosa augurarci.
L'empatia è la religione dei laici, si soffre come all'inferno, ma non ci si può rinunciare. Pena la perdita dell'unico Dio concreto, praticabile: l'altro, la persona.








Mi venivano i brividi, e, subito dopo, attacchi di rabbia, quando mio padre iniziava la sua cavatina cinica: «L'uomo è bestia, egoista e capace di amare solo se stesso e la sua progenie». La chiosa, lo sapevo, sarebbe stata, invariabilmente: «Siete dei poveri illusi voi, che volete la giustizia e l'eguaglianza». Pensavo che era un vecchio scemo, chiuso, gretto. Un piccolo borghese senza sogni e senza progetti grandiosi. Leggendo di quel 71% degli italiani che si sarebbe detto (il condizionale è diretta emanazione della mia incredulità di fronte ai sondaggi) favorevole ad incriminare per immigrazione clandestina i 5 superstiti di un gommone carico di morti di sete, ho pensato: forse aveva ragione mio padre. L'empatia, questo stato d'animo faticoso e sublime, non è, evidentemente, alla portata di tutti. Ci si mette nei panni dei propri figli, poi dei propri amici, quindi dei simili intesi come affini, perché la fantasia è poca (nella media) e non riesce a coprire la distanza culturale fra una ventisettenne eritrea e la vicina di casa, anche lei di Brescia o Verona, che legge da sempre lo stesso giornale ed espone, negli incontri di pianerottolo, opinioni omogenee alla sottocultura di caseggiato. Pare difficile, invece, sentirsi, anche solo per un attimo, la pelle nera, la miseria come prospettiva, la guerra in casa, la carestia, l'ignoranza addosso, la denutrizione, la paura. Ci si riuscisse, magari facendo, come in certe scuole di recitazione, esercizi di penetrazione nella psicologia del personaggio, non si potrebbe restare indifferenti a quell'oscillare patetico di speranza e disperazione, non si saprebbe condannare a restar fuori chi ha bisogno di essere accolto. L'empatia è la religione dei laici, si soffre come all'inferno, ma non ci si può rinunciare. Pena la perdita dell'unico Dio concreto, praticabile: l'altro, la persona.

lunedì 14 settembre 2009

CIRCOLO DI PARATICO-IL CONGRESSO- I RISULTATI-

Si è tenuta ieri la fase congressuale di Circolo del Partito Dmocratico di Paratico. L'assemblea ha avuto inizio alle ore 10.00 presso la sala consiliare con la introduzione del segretario di Circolo Boni Tiberio. Sono poi intervenuti i relatori delle tre mozioni che hanno avuto modo di sostenerle e presentarle all'assemblea. Dopo alcuni interventi dei presenti si è proceduto alla votazione a scrutinio segreto. Lo spoglio dei voti ha dato il seguente risultato:

Mozione Bersani 55%
Mozione Franceschini 30%
Mozione Marino 15%

Identico risultato è stato ottenuto per la scelta del Segretario Regionale.

sabato 12 settembre 2009

CIRCOLO DI PARATICO-IL CONGRESSO-


Domani, 13 settembre, si terrà la fase di Circolo del congresso del Partito Democratico. Un momento di confronto e di incontro che deve vedere la partecipazione degli iscritti e di coloro che in qualche modo si riconoscono in questo partito.

Certo la parte predominante l'avrà il confronto sulle mozioni, la scelta di chi potrà essere il nuovo Segretario nazionale.Ma sarà anche un momento in cui fare il punto sul nostro Circolo di Paratico, sugli obbettivi raggiunti, sul percorso da fare.
Il numero di iscritti che il Circolo ha è certo un buon risultato, se confrontato con le realtà a noi vicine, ma sicuramente vi è un serbatoio potenziale di persone a cui rivolgersi per crescere ancora.

Il lavoro è appena iniziato e questi mesi sono serviti per dare una prima forma al nostro progetto per il paese


Quello che faremo nei prossimi mesi prevede tanto lavoro politivo e operativo ma è l'essenza del vivere la vita e le funzioni di un partito.


La sede da trovare e mettere "in piedi" ,le iniziative sulle tematiche di interesse collettivo, il lavoro nell'amministrazione comunale con le nostre proposte programmatiche ,la vita di partito sono alcune delle cose da fare nell'immediato futuro.


Domani cominciamo con il Congresso.


BUON CONGRESSO A TUTTI



mercoledì 9 settembre 2009

DOMENICA 13 SETTEMBRE CONGRESSO DI CIRCOLO A PARATICO



IL PARTITO DEMOCRATICO VI ASPETTA DOMENICA MATTINA ALLE ORE 10.00 PRESSO LA SALA CONSILIARE




CHE CI TIENI


lunedì 7 settembre 2009

STAMPA DA NON PERDERE


Democrazia a bassa intensità


È tornata questa cosa del comunismo. Anzi, è tornato il riferimento al comunismo, e persino al cattocomunismo. Berlusconi ha dichiarato che la storia della libertà di stampa è una favoletta dei comunisti e dei cattocomunisti. Che in realtà non esiste, etc. etc. etc. Lo sappiamo come funziona. Ma sono affascinato da questa vicenda del comunismo, e poi del suo ibrido forse ancora più stupefacente, quel cattocomunismo, che conterrebbe secondo molti un ossimoro politico e dunque un tradimento, una sorta di figlio politico della vergogna. Berlusconi, e non è la prima volta che lo scrivo, è invece un figlio degli anni Cinquanta, della cortina di ferro, delle purghe staliniane. Uno che non è mai riuscito a togliersi di dosso una convinzione: il comunismo esiste ancora, al di là di Cuba e della Cina. Ed è un pericolo, ancora, per le democrazie occidentali. E Berlusconi non riesce a convincersi di una realtà assai palese: i comunisti non esistono più da nessuna parte. A parte qualche rara e ridicola accezione.Ma lui, Berlusconi, quando dice questo, non fa propaganda ma esprime la pancia del paese, del nostro paese. Perché anche questo va detto. Tutti parliamo della “pancia dell’America” ogni volta che arrivano le elezioni presidenziali. Ovvero: l’America che conosciamo noi non è quella vera. Quella vera è assai peggio, è più arcaica, ha votato per ben due volte Bush figlio, e secondo i media italiani non avrebbe mai votato Obama, che piaceva solo a noi europei. Non è stato così, ma la pancia dell’America, è argomento periodico.Ma la pancia dell’Italia? C’è? C’è, e Berlusconi la conosce bene. I giornali quasi per nulla, che continuano a stupirsi del fatto che la maggioranza degli italiani voti Berlusconi. La pancia dell’Italia è fatta di gente che continua a dire, come il nostro premier, “i comunisti”. Gente colta, con lavori importanti, non avanzi della guerra d’Etiopia. La pancia di questo paese è fatta da gente che non ritiene la democrazia un valore, e se è per questo neppure la libertà di stampa, purtroppo. La pancia di questo paese per buona parte dice ancora: “quando c’era lui”. La pancia di questo paese ha guardato alle sinistre sempre con odio, rabbia, sospetto e diffidenza. La pancia di questo paese è il 65 per cento dell’elettorato.Questa è la tragica verità. Tutti conoscono la risposta che diede Leonardo Sciascia alla giornalista Marcelle Padovani, nel libro intervista La Sicilia come metafora, una risposta del 1979: ««E le dirò questa — per me terribile — verità: ancora oggi credo che una buona parte di italiani (di destra, di sinistra, di centro) vivrebbe nel fascismo come dentro la propria pelle. Magari dentro un fascismo meno coreografico, con meno riti, con meno parole: ma fascismo. Un regime che non dia la preoccupazione di pensare, di valutare, di scegliere...».Sono passati trent’anni, e forse nessuno oggi vivrebbe più nel fascismo, è un autoritarismo vecchio e superato. Ma la pancia del paese dice ancora questo. Vuole una democrazia a bassa intensità, non ingombrante, che non chieda troppo a elettori e cittadini. Una democrazia a bassa intensità dove le decisioni le prende il capo. Che è la loro pancia, il loro immaginario, e il loro divertimento, persino. Che dire d’altro?

sabato 5 settembre 2009

LE DELIBERE DELLA GIUNTA


DELIBERAZIONI DELLA GIUNTA COMUNALE DEL 28 LUGLIO 2009


Delibera 110

Contratto per l'appalto dei servizi di raccolta integrata dei rifiuti urbani e dei servizi di igiene urbana del comune di paratico. Integrazione del contratto


Con questa delibera si integra l'appalto per la raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani e raccolta differenziata. L'appalto , in esecuzione della delibera consiliare 20 del 27.06.2008 aggiudicato alla ditta Aprica SpA per un importo di euro 4.899.700,80, viene integrato con la possibilità di usufruire della pratica dell'ammortamento per l'acquisto di attrezzature. In pratica i mezzi sono acquistati dall'Aprica che li lascia in uso al Comune per 5 anni previo pagamento di una rata annuale con tasso di interesse del 3,5%.

Al termine del quinquennio il Comune riscatta il bene con il pagamento della residua quota del 5%


Delibera 111


Approvazione nuovo testo del bando di assegnazione per la formazione della graduatoria valevole ai fini dell'assegnazione in locazione degkli alloggi di edilizia residenziale pubblica che si rendono disponibili nel comune di paratico integrato e modificato a seguito introduzione di modifiche al regolamento regionale n° 1/2004 del 10.02.04




Richiama la delibera n° 100 del 22 giugno 2009 con cui veniva approvata la convenzione per la gestione del bando per l'assegnazione degli alloggi.


Essendo scaduta la ultima graduatoria definitiva approvata si deve indire nuovo bando.


dalla delibera risulta che gli alloggi disponibili sono pari a o sia canone sociale che a canone moderato


Viene introdotto tra i requisiti, ai sensi dellaLR 7 del 8.02.2005, quello della residenza o svolgimento di attività lavorativa in Regione Lombardia da almeno un quinquennio.



Delibera 112


Copertura con contratto privatistico a tempo determinato del posto di responsabile dell'area tecnica e lavori pubblici del Comune di Paratico. Determinazione indnnità ad personam


E' la delibera con cui si va a coprire il posto di respondabile dell'Ufficio Tecnico


In base alla norma regionale è facoltà degli Enti locali fare contratti a tempo determinato per dirigenti


Il contratto non può avere durata superiore al mandato elettivo del Sindaco . L'Architetto Ilario Cavalleri era,in virtù di tal norma, cessato dal suo incarico, dal mese di giugno.


L'Amministrazione valutata la mole di lavoro dell'ufficio tecnico e l'esiguità del personale nonchè la necessità di avvalersi dell'opera di un laureato ritiene di perseguire anche in questa tornata amministrativa la strada dell'incarico con contratto privatistico.


Il Sindaco ha quindi invitato 5 professionisti


Arch Piensi Lorenzo

Arch Cavalleri Ilario

Arc.Capoferri Franco

Arch Milini Giuliano

Ing Volpini Luigino


a rendersi disponibili compilando il disciplinare tipo a loro inviato.


L'arch Piensi Lorenzo e l'Ing Volpini Luigino hanno declinato l'invito mentre i restanti professionisti hanno presentato la seguente offerta


Arch Ilario Cavalleri euro 107,7 orari

Arch Capoferri Franco euro 119.95

Arch Milini Giuliano euro 116,28


Il Sindaco ha comunicato la sua scelta nella persona dell'arch. Ilario Cavalleri e la quantificazione dell'indennità Ad personam è risultata alla fine in euro 86,17 orari

non risulta dalla delibera la quantificazione delle ore per cui è stato dato l'incarico. Il precedente era di ore 12 settimanali


Delibera 113


Presa d'atto del regolamento per la disciplina delle modalità di utilizzo del punto di erogazione acqua potabile denominato "punto acqua"


E' il recepimento del Regolamento con cui il gestore del servizio idrico integrato disciplina l'uso del "punto Acqua" in particolare si specifica che l'acqua erogata è la medesima dell'acquedotto con l'aggiunta delle refrigerazione e dell'addizione con anidride carbonica. Il cartello con queste specifiche deve essere apposto vicino al punto di erogazione.

Si disciplina quindi l'uso dell'approvvigionamento limitando i contenitori a max 1,5 litri con massimo due prelievi consecutivi per un numero individuale di 6 prelievi al giorno. Vengono poi stabili orari fi funzionamento e sanzioni pre i trasgressori.


Per maggiore informazione si allega il testo completo del regolamento AATO



Art. 1 - Oggetto e finalità del Regolamento
1. Il presente Regolamento disciplina le modalità di utilizzo dei punti di erogazione di acqua
potabile denominati “Punto Acqua” nel territorio dell’Ambito Territoriale Ottimale (A.T.O.)
della Provincia di Brescia dove è stato avviato il Servizio Idrico Integrato o parte dello
stesso per effetto delle Deliberazioni assunte dall’Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale
(AATO).


2. Tali impianti di erogazione di acqua potabile concretizzano alcuni degli indirizzi
istituzionali finalizzati alla riscoperta e alla valorizzazione dell’acqua distribuita dagli
acquedotti comunali.


3. Obiettivo del presente Regolamento è quello di favorire il corretto utilizzo del “Punto
Acqua” al fine di evitarne un uso improprio, manomissioni, danneggiamenti o rischi dal
punto di vista igienico-sanitario, stabilendo una disciplina omogenea per tutti i Comuni
aderenti al Protocollo d’Intesa sottoscritto con AATO, Provincia di Brescia e Soggetti
Gestori del Servizio Idrico Integrato.
Art. 2 – Ambito di applicazione


1. La regolamentazione attuata dal presente Regolamento riguarda esclusivamente gli impianti
di erogazione di acqua di cui al precedente articolo, conformi al progetto approvato dalla
Provincia e dall’Autorità d’Ambito e realizzati nei Comuni aderenti all’iniziativa “Punto
Acqua”.
2. L’applicazione di una disciplina uniforme e vincolante nei diversi territori comunali trova
riscontro, oltre che nelle competenze dell’Autorità d’Ambito in materia di Servizio Idrico
Integrato, nella necessità di definire e attivare riferimenti gestionali coerenti con i principi di
razionalizzazione del Servizio Idrico Integrato, evitando locali aggravi di spesa a seguito di
una non corretta utilizzazione del “Punto Acqua”.


Art. 3 – Gestione e manutenzione del “Punto Acqua”
1. Con l’entrata in funzione del “Punto Acqua” è unicamente il gestore del Servizio Idrico
Integrato ad assicurare il regolare funzionamento provvedendo ai periodici controlli, anche
dal punto di vista igienico-sanitario, e alla manutenzione ordinaria delle apparecchiature.
2. Le attività di manutenzione riguardano gli aspetti tecnici connessi al corretto funzionamento
del “Punto Acqua”, nonché eventuali adeguamenti e/o riparazioni dei manufatti costituenti
l’opera.
3. Le spese di gestione e manutenzione del “Punto Acqua” sono ricomprese dall’AATO tra i
costi operativi della gestione del Servizio Idrico Integrato e per l’effetto riconosciute al
gestore attraverso l’applicazione della tariffa.
4. Eventuali opere di manutenzione straordinaria devono essere preventivamente approvate
dall’AATO.
5. Resta a carico del Comune esclusivamente la pulizia del manufatto e dell’area adiacente lo
stesso.


ART. 4 - Informazioni all’Utenza riguardanti l’uso del “Punto Acqua”
1. Le informazioni circa il funzionamento del “Punto Acqua”, gli obblighi da osservare da
parte degli Utenti nonché le sanzioni applicabili in caso di inosservanza di tali obblighi
devono essere rese disponibili a mezzo di appositi cartelli esposti in prossimità dei punti di
erogazione.
2. Al fine di evitare disservizi, problemi di ordine pubblico ed un uso improprio
dell’erogazione di acqua pubblica, il cartello presenta il seguente contenuto, eventualmente
integrato con l’utilizzo di simboli che rendano immediatamente comprensibili le prescrizioni
relative alle modalità d’uso:
“REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL PUNTO ACQUA”
1. Il Punto Acqua eroga acqua proveniente dall’acquedotto comunale tal quale, con
l’opzione della refrigerazione e della gasatura. La qualità dell’acqua, idonea per il
consumo umano, è la medesima di quella erogata dal rubinetto di casa.
2. Orario di funzionamento:
nei mesi di giugno, luglio, agosto:
dalle ore 7:30 alle ore 22:00
nei mesi di marzo, aprile, maggio, settembre, ottobre, novembre:
dalle ore 8:00 alle ore 19:00
Al di fuori dei suddetti orari cessa totalmente l’erogazione dell’acqua.
3. Periodo d’interruzione: per ragioni tecniche l’erogazione è interrotta nel periodo
invernale compreso tra il 15 novembre e il 15 marzo.
4. Per attivare l’erogazione dell’acqua è necessario accostare il contenitore al sensore di
prossimità posto sotto il dispositivo di distribuzione fino al suo completo riempimento.
Il Punto Acqua è temporizzato per erogare continuativamente un quantitativo d’acqua
pari a 1,5 l cui segue un arresto dell’erogazione per circa 30 secondi.
5. L’acqua deve essere prelevata con bottiglie preferibilmente in vetro. E’ assolutamente
vietato l’impiego di contenitori di capienza superiore a 1.5 l, quali taniche o altro.
6. La potabilità dell’acqua è garantita al punto di erogazione. I contenitori utilizzati per il
prelievo dell’acqua devono essere idonei per la conservazione di alimenti, puliti ed
igienizzati.
7. L’imbottigliamento, il trasporto e la conservazione dell’acqua sono a totale
responsabilità dell’Utente. E’ consigliabile consumare l’acqua prelevata nell’arco di 24
ore, tenuto conto anche del naturale decadimento della gasatura.
8. È vietato l’utilizzo della fontana per usi diversi dal consumo umano (lavaggio veicoli,
pulizia stoviglie, pulizia personale, giochi, ecc.).
9. È vietato applicare o accostare ai rubinetti di erogazione dell’acqua dispositivi di vario
genere per consentire diverse modalità di prelievo dell’acqua (es. canne, prolunghe, ecc.).
10. Al fine di agevolare l’accesso al “Punto Acqua” è possibile prelevare al massimo 2
bottiglie consecutivamente, fino ad un massimo di 6 bottiglie al giorno.
11. E’ assolutamente vietata la commercializzazione dell’acqua prelevata. Per la vendita
senza titolo di acqua pubblica, considerata bene demaniale ai sensi della giurisprudenza
esistente, è prevista l’applicazione del Codice Penale.
12. E’ possibile che in alcune circostanze non sia disponibile l’acqua refrigerata o gasata;
il ripristino dell’erogazione dell’acqua refrigerata e gasata NON rientra tra le attività di
pronto intervento ma tra quelle di manutenzione ordinaria, programmata per ripristinare
nel più breve tempo possibile la normale erogazione.
SEGNALAZIONI: in caso di disservizi gli stessi devono essere segnalati all’Ufficio
Tecnico Comunale che provvederà ad informare il Gestore.
In caso di disagi causati dalla mancata osservanza del presente Regolamento è necessario
informare la Polizia Locale.
SANZIONI: fatta salva l’applicazione delle sanzioni amministrative e penali previste dalla
normativa nazionale e regionale in materia di usi delle acque, per ogni altra violazione
delle norme contenute nel presente Regolamento si applica una sanzione pecuniaria da
25 euro a 500 euro.


Art. 5 – Disposizioni finali
1. Il presente Regolamento è vincolante e inderogabile per tutte le Parti coinvolte nel
Protocollo d’Intesa di cui all’art.1.
2. Le Amministrazioni Comunali aderenti all’iniziativa “Punto Acqua” prendono atto del
presente Regolamento entro 30 giorni dalla sua pubblicazione all’Albo Pretorio del
Consorzio ATO e sul relativo sito Internet.
3. Per l’inosservanza e la violazione delle disposizioni contenute nel presente Regolamento si
fa riferimento a quanto previsto dall’art. 7bis del D.Lgs. 267/2000 e s.m.i.. L’accertamento e
l’irrogazione delle sanzioni compete al personale della Polizia Locale del Comune in cui è
ubicato il “Punto Acqua”.


Delibera 114


Accesso gratuito ai servizi web del portale di Equitalia Esatri spa.Approvazione convenzione per l'utilizzo dei servizi on-line



giovedì 3 settembre 2009

VERSO IL CONGRESSO-


PUBBLICHIAMO IL TESTO DELLE LETTERE INVIATE DAL SEGRETARIO DI CIRCOLO AGLI ISCRITTI ED AI SIMPATIZZANTI CHE HANNO VOTATO ALLE PRIMARIE NEGLI SCORSI ANNI.




Lettera agli iscritti



Domenica 13 Settembre alle ore 10.00 è convocata, presso l’aula consiliare comunale, l’Assemblea del Circolo di Paratico del Partito Democratico.
E’ il primo degli appuntamenti ufficiali che ci porteranno alle primarie del 25 Ottobre e alla scelta del Segretario nazionale.

Un momento utile anche al nostro confronto interno che però avrà il suo ordine del giorno legato alla discussione sulle mozioni congressuali.

Come sapete i candidati sono tre e per ognuno di loro il Circolo ha elaborato una sintesi delle proposte che, a titolo informativo, alleghiamo a questa nota.

Durante l’Assemblea di Circolo saranno presentate le tre mozioni, si potrà discuterle e potrà essere data la parola per un intervento anche ai non iscritti al partito.
La votazione,che si terrà alla fine dell’Assemblea, sarà però affidata esclusivamente a chi risulterà iscritto al Partito alla data del 21 Luglio 2009 e contemporaneamente si voterà anche per l’elezione del Segretario Regionale.

In base alle votazioni saranno scelti i delegati che andranno alla fase provinciale. Il Congresso terminerà con le elezioni primarie del 25 Ottobre da cui uscirà il nuovo Segretario nazionale.

A Novembre si terrà invece il Congresso Provinciale e in quell’occasione si potrà dar vita al rinnovamento delle dirigenza in Provincia e verificare anche la nostra “squadra” a livello locale.

Sarà quindi una mattinata intensa per cui invito ogni iscritto a partecipare con puntualità.
Vi aspetto quindi per

DOMENICA 13 SETTEMBRE 2009
ORE 10.00 PRESSO LA SALA CONSILIARE

Il Segretario
Boni Tiberio












LETTERA AI SIMPATIZZANTI


Domenica 13 Settembre alle ore 10.00 si terrà, presso l’aula consiliare comunale, l’Assemblea del Circolo di Paratico del Partito Democratico.

E’ il primo degli appuntamenti ufficiali che porteranno alle primarie del 25 Ottobre e alla scelta del Segretario nazionale.

Un momento che avrà il suo ordine del giorno legato alla discussione sulle mozioni congressuali.

Durante l’Assemblea di Circolo saranno presentate le tre mozioni, si potrà discuterle e potrà essere data la parola di intervento anche ai non iscritti al partito.

Una occasione quindi di conoscenza e di confronto anche per chi,pur vicino al Partito Democratico, ha scelto di non aderirvi.

Alla fine dell’Assemblea gli iscritti voteranno per le mozioni e per la scelta del Segretario Regionale e dei delegati che andranno alla fase provinciale.

Il 25 Ottobre sarete infine chiamati ad esprimere il vostro voto sul nominativo del nuovo Segretario Nazionale nella giornata delle elezioni primarie

Sarà quindi una mattinata intensa a cui invito a partecipare contribuendo ad arricchire il confronto..

Vi aspetto quindi per DOMENICA 13 DETTEMBRE ALLE ORE 10.00




L assemblea è aperta a tutti.










VERSO IL CONGRESSO

DOMENICA 13 SETTEMBRE 2009
ALLE ORE 10.00

PRESSO LA SALA CONSILIARE COMUNALE

ASSEMBLEA DEL PARTITO DEMOCRATICO
CIRCOLO DI PARATICO

O.d.G





MOZIONI CONGRESSUALI E SCELTA DEL SEGRETARIO NAZIONALE



TUTTI I CITTADINI DI PARATICO POSSONO PARTECIPARE












lunedì 31 agosto 2009

TRISTE Y SOLITARIO FINAL




Domani riprenderemo a scrivere della marcia di avvicinamento al congresso del Partito Democratico che anche nel nostro paese,a Paratico, stiamo facendo. Pubblicheremo la lettera di invito del Segretario di Circolo che presto sarà inviata ad iscritti e simpatizzanti con l'augurio che sia un altra occasione per parlare di politica.
Torneremo anche a parlare delle Commissioni comunali e delle nostre proposte all'interno dell' Amministrazione Comunale con la consueta voglia di proporre qualcosa per il bene del paese e per la sua crescita.
Oggi però la vignetta di Staino che pubblichiamo e l'articolo di Concita De Gregorio richiamano l'attenzione sule condizioni della nostra nazione. Lo fanno in modo magistrale anche se il retrogusto che lasciano è amaro. E molto triste. Questo è il nostro paese oggi.



La guerra lercia






Un assaggio della guerra che ci aspetta in autunno. Non sporca, lercia. La battaglia finale di un uomo malato, barricato nel delirio senile di onnipotenza che sta trascinando al collasso della democrazia un paese incapace di reagire: un uomo che ha comprato col denaro, nei decenni, cose e persone, magistrati, politici e giornalisti, che ha visto fiorire la sua impunità e i suoi affari dispensando come oppio l'illusione di un benessere collettivo mai realizzato. Dall'estero guardano all'Italia come un esempio di declino della democrazia, una dittatura plutocratica costruita a colpi di leggi su misura e di cavalli eletti senatori. Vent'anni di incultura televisiva - l'unico pane per milioni - hanno preparato il terreno. Demolita la scuola, la ricerca, il sapere. Distrutte l'etica e le regole. Alimentata la paura. Aggrediti i deboli.È una povera Italia, un piccolo paese quello che assiste impotente all'assalto finale alle voci del dissenso condotto da un manipolo di body guard del premier armate di ministeri, di aziende e di giornali. L'ultimo assunto ha avuto il mandato di distruggere la reputazione del "nemico". Scovare tra le carte gentilmente messe a disposizione dei servizi segreti, controllati dal premier medesimo, dossier personali che raccontino di figli illegittimi e di amanti, di relazioni omosessuali, come se fosse interessante per qualcuno sapere cosa accade nella vita di un imprenditore, di un direttore di giornale, di un libero cittadino. Come se non ci fosse differenza tra il ruolo di un uomo pubblico, presidente del Consiglio, un uomo che del suo "romanzo popolare" di buon padre di famiglia ha fatto bandiera elettorale gabbando milioni di italiani e chi, finito di svolgere il suo lavoro, va a letto con chi vuole - maggiorenne, sì - in vacanza con chi crede. La battaglia d'autunno sarà questa: indurre gli italiani a pensare che non c'è differenza tra il sultano e i suoi sudditi, tra il caudillo e i suoi oppositori. Non è così: la parte sana di questo paese lo sa benissimo.Un anno fa arrivavo in questo giornale scrivendo che avrei voluto diventasse "il nostro posto". Non immaginavo sarebbe stata una trincea di montagna. Mentre cresceva, l'Unità è stata oggetto di una campagna denigratoria portata avanti dal presidente del Consiglio e dai suoi alleati, da giornali compiacenti non solo - purtroppo - nel centrodestra. Anziché difendersi e reagire compatto il fronte dell'opposizione si è diviso in guerre fratricide. Mentre si alimentano i veleni e le calunnie su di noi i nostri lettori sono cresciuti, negli ultimi mesi, del 25 per cento, caso unico nel panorama editoriale. I cittadini ci sono: leggono, capiscono. Mentre l'aggressione diventava personale (scritte intimidatorie sotto casa, telefonate notturne, le nostre vite sotto scorta) ci venivano offerte da emissari dei poteri opachi videocassette e carte contenenti "le prove" di gesta erotiche dei nostri aggressori. Materiale schifoso, alcove filmate all'insaputa dei protagonisti. Naturalmente le abbiamo respinte. Il sesso tra adulti, di chi non lo baratti con seggi e presidenze, non ci interessa. Questo è quello che ci aspetta, però. Sappiatelo. Una guerra lercia.

sabato 29 agosto 2009

VERSO IL CONGRESSO


Domenica 13 settembre si terrà la fase congressuale di circolo. E' stata indetta una assemblea aperta a tutti in cui verranno presentate le mozioni congressuali e gli iscritti potranno votare alla fine del dibattito. E' prevista anche la possibilità di intervento per chiunque voglia farlo.
L'assemblea si terrà presso la sala consigliare a parteire dalle or 10.00.
Agli iscritti e a coloro che hanno partecipato alle primarie sarà inviato invito scritto che anticiperemo sul sito.
BIOGRAFIE DEI CANDIDATI ALLA CARICA DI SEGRETARIO NAZIONALE



IGNAZIO MARINO


Sono nato a Genova 54 anni fa, sono un chirurgo specializzato in trapianti d’organo, attualmente senatore del Partito Democratico.A 14 anni mi sono trasferito a Roma. Mi sono laureato in medicina all’Università Cattolica e ho iniziato a lavorare presso il Policlinico Gemelli. La passione per i trapianti mi ha spinto a confrontarmi con altri contesti universitari e professionali. All’inizio degli anni ’80, per specializzarmi, ho studiato prima in Inghilterra, a Cambridge, e poi negli USA presso la University of Pittsburgh, centro d’eccellenza mondiale per i trapianti. Nel 1993 sono diventato Co-direttore del Centro Trapianti del “Veterans Affairs Medical Center”, l’unico dipartimento per trapianti di fegato appartenente al governo degli Stati Uniti.Volendo importare in Italia quelle competenze acquisite durante l’esperienza americana, nel 1999 ho contribuito a fondare e ho diretto l’ISMETT, il centro trapianti multiorgano di Palermo. Nel luglio del 2001 ho eseguito il primo trapianto di fegato in Italia su un paziente sieropositivo.Nonostante la professione medica mi abbia spinto fuori dai confini italiani, ho seguito con passione la vita politica del nostro paese e ho partecipato al dibattito pubblico collaborando con La Repubblica, la Fondazione Italianieuropei e L’Espresso. Su quest’ultimo è stata pubblicato, nell’aprile 2006, il “Dialogo sulla vita”, una mia conversazione sui temi etici con il Cardinale Martini.Nel 2005 ho scritto il mio primo libro “Credere e curare” edito da Einaudi e nello stesso anno ho fondato IMAGINE ONLUS, associazione no-profit che s’impegna per la solidarietà internazionale, con particolare attenzione alle tematiche della sanità.Nel 2006 sono tornato in Italia e ho deciso di candidarmi al Senato come indipendente, venendo eletto nelle fila dei Democratici di sinistra. In quella legislatura ho ricoperto l’incarico di Presidente della commissione igiene e sanità del Senato e ho iniziato ad impegnarmi perché anche l’Italia si dotasse di una legge sul testamento biologico.Sul versante della ricerca, ho ottenuto la creazione di un fondo – approvato in due diverse leggi Finanziarie – destinato ai giovani ricercatori, valutati da una commissione di scienziati under 40, secondo il criterio della peer review.Alle elezioni politiche del 2008 mi sono ricandidato e sono stato rieletto senatore. Sono membro della Commissione igiene e sanità e Presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sull’efficacia e l’efficienza del Servizio Sanitario Nazionale.La presidenza della commissione sul SSN mi offre la possibilità di viaggiare per il Paese e conoscere lo stato delle strutture sanitarie italiane difendendo, così, il diritto dei pazienti italiani a ricevere cure e servizi di qualità


DARIO FRANCESCHINI

Dario Franceschini è nato a Ferrara il 19 ottobre 1958.E’ sposato dal 1986 con Silvia ed ha due figlie, Caterina e Maria Elena. Si è laureato in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Ferrara con una tesi in Storia delle Dottrine e delle Istituzioni politiche.Il suo impegno politico inizia nell’autunno del 1974 quando fonda, al Liceo Scientifico "Roiti" di Ferrara, l’Associazione Studentesca Democratica di ispirazione cattolica e centrista.Si iscrive alla DC dopo l’elezione a segretario di Benigno Zaccagnini e dopo due anni viene eletto Delegato Provinciale dei giovani DC. Nel 1980 viene eletto Consigliere Comunale di Ferrara e nel 1983 capogruppo consiliare. Alle successive elezioni amministrative del 1985 e del 1990 è capolista della DC e primo degli eletti.Nel 1984 entra nella Direzione Nazionale del Movimento giovanile dc per il quale fonda la rivista mensile "Nuova Politica".Chiusa l’esperienza dei giovani Dc entra negli organismi provinciali e regionali del partito e dirige a Roma il mensile "Settantasei" che raccoglie i giovani quadri della sinistra dc. Viene chiamato anche alla vicedirezione del mensile "Il Confronto" e nella redazione del settimanale del partito "La Discussione".Nella fase di trasformazione della DC in PPI invita il partito, all’Assemblea Costituente di Roma del 1993, a scegliere con determinazione, come conseguenza del nuovo sistema elettorale. maggioritario, la via dell’alleanza tra centro e sinistra. Conseguentemente, dopo la decisione del PPI di candidarsi alle elezioni del 1994 come "terzo polo", aderisce ai Cristiano Sociali, fondando il movimento a Ferrara e divenendone Consigliere Nazionale.Nel 1994 diventa Assessore alla Cultura e Turismo del Comune di Ferrara. Nel 1995, a seguito di una spaccatura nel centrosinistra della provincia, accetta di candidarsi a Sindaco per una lista composta da Cristiano Sociali, Laburisti e Verdi e raccoglie il 20% dei voti.Dopo la scissione del PPI e l’adesione dello stesso a L'Ulivo rientra nel partito. Dal 1997 al 1999 è chiamato all’incarico di vicesegretario nazionale. Nell’ultimo Congresso nazionale del PPI è fra i tre candidati all’incarico di Segretario Politico e successivamente entra a far parte della Direzione nazionale e dell’Ufficio di segreteria con l’incarico per le politiche della Comunicazione.Entra nel secondo Governo D’Alema come sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alle Riforme Istituzionali e viene confermato nello stesso incarico nel successivo governo Amato. A nome del Governo segue in particolare il tema della legge elettorale, e sino all'approvazione definitiva, la legge costituzionale di riforma degli Statuti delle Regioni a Statuto speciale, l'introduzione del Diritto di voto per gli italiani all'estero e le modifiche al Titolo V della Costituzione. Alle elezioni politiche del 2001 è candidato dell’Ulivo alla Camera dei Deputati nel Collegio maggioritario di Ferrara e capolista della Margherita nella quota proporzionale nelle Marche. Eletto Deputato diviene componente della Giunta delle elezioni e della I Commissione permanente Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni.E' stato componente dell'Assemblea Parlamentare dell'Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE).E' socio fondatore dell'Associazione interparlamentare per il commercio equo e solidale.Tra i fondatori della Margherita, nel luglio 2001 entra a far parte del Comitato Costituente del partito, del quale diventa Coordinatore dell'Esecutivo Nazionale. Viene confermato in Direzione e in Assemblea Federali e nell’incarico di Coordinatore al Congresso Costituente di Parma del 2002 e al Congresso di Rimini del 2004. E' membro del Direttivo del Partito Democratico Europeo.Alle elezioni politiche del 2006 è capolista dell'Ulivo nella circoscrizione Lombardia II e candidato in Emilia-Romagna, per la quale opta. E' stato Presidente del nuovo gruppo parlamentare "L'Ulivo" alla Camera dei Deputati dal maggio 2006 all'ottobre 2007. Dopo aver ricoperto l'incarico di Vicesegretario del Partito Democratico il 21 febbraio 2009 durante l'Assemblea Nazionale si candida a Segretario Nazionale in seguito alle dimissioni di Walter Veltroni e viene eletto con 1.047 voti.E' componente della Commissione parlamentare Unione Europea e membro della delegazione italiana presso il Consiglio d'Europa e l'Unione dell'Europa Occidentale.

PIERLUIGI BERSANI



Pier Luigi Bersani nasce il 29 settembre del 1951 a Bettola, comune montano della valle del Nure in provincia di Piacenza. La sua è una famiglia di artigiani. Suo padre Giuseppe era meccanico e benzinaio. Dopo aver frequentato il liceo a Piacenza, Bersani si iscrive all'università di Bologna dove si laurea in Filosofia, con una tesi su San Gregorio Magno. Sposato con Daniela dal 1980, ha due figlie Elisa e Margherita. Dopo una breve esperienza da insegnante, si dedica completamente alla attività amministrativa e politica. Viene eletto consigliere regionale dell'Emilia-Romagna. Ne diventerà il presidente il 6 luglio 1993. Riconfermato alla presidenza nell'aprile del 1995, si dimetterà nel maggio del 1996 quando sarà nominato Ministro dell'Industria dal Presidente del Consiglio Romano Prodi. Dal 23 dicembre 1999 al giugno 2001 Pierluigi Bersani ricopre la carica di Ministro dei Trasporti. Alle elezioni politiche del 2001 viene eletto deputato per la prima volta nel collegio 30 Fidenza-Salsomaggiore. Insieme a Vincenzo Visco, fonda Nens (Nuova Economia Nuova Società). Dopo il congresso dei Ds al Bpa Palas di Pesaro nel novembre 2001, Bersani è membro della Segreteria nazionale e viene nominato responsabile economico del partito. Nel 2004 è eletto Parlamentare europeo con 342.296 preferenze nella circoscrizione Nord-Ovest. Nel 2005 dopo il congresso di Roma succede a Bruno Trentin alla guida della Commissione Progetto dei Ds con il compito di coordinare le linee-guida del programma elettorale dei Democratici di sinistra in vista delle elezioni politiche. Dopo la vittoria dell'Unione nel maggio 2006, Bersani è il ministro dello Sviluppo economico. Tra i protagonisti della nascita del Partito Democratico, dal novembre 2007 è nel Coordinamento nazionale del Pd. Attualmente è responsabile del dipartimento Economia




giovedì 27 agosto 2009

COMMISSIONI,GRUPPI DI LAVORO E..ALTRO


Lentamente riprende la vita politico amministrativa in Comune. Oggi,come accennato nell'ultimo post, parleremo della posizione del partito Democratico sulle Commissioni.Alcune riflessioni che speriamo di condividere con chi avrà tempo e voglia di farlo.


Non si è mai fermata la politica nazionale con i suoi piccoli e grossi temi. Uno di questi ,ma non è una novità, riguarda l'immigrazione,il nostro rapporto con la gente che viene in Italia in cerca di speranza. La stampa da non perdere oggi affronta questo "problema" evidenziando come sia piu produttivo gestire la risorsa immigrazione piuttosto che tentare di chiudersi in un mondo che non esiste dove tenere fuori chi invece dovrebbe essere accolto ,non perchè siamo buoni ( e già sarebbe una discreta ragione) ma perchè ci conviene ,come sottolinea il Governatore della Banca d'Italia nel suo intervento ieri a Rimini con una relazione zeppa di dati sorprendenti. Dati reali, condizioni oggettive, valutazioni concrete: qualcosa che manca in una società che vive di slogan, pregiudizi, posizioni precostituite "a prescindere", spesso basate sul vuoto del pensiero.



LE COMMISSIONI COMUNALI


Le commissioni comunali sono un pò la copia delle più blasonate Commissioni parlamentari. Quante volte abbiamo sentito parlare di Commissione Ambiente, Commissione Giustizia, Commissione Affari Costituzionali.

Sono uno degli strumenti della democrazia. Il funzionamento è semplice nella sua meccanica. Si stabilisce il numero dei componenti ripartendo in proporzione a maggioranza e opposizione. All'interno delle Commissioni si nomina un Presidente (quando la politica era meno selvaggia i componenti delle commissioni di garanzia erano dati all'opposizione perchè vi fosse appunto...garanzia). Nelle commissioni si sgrossava il lavoro di produzione di norme che poi sarebbero state presentate in Parlamento per l'approvazione. La presentazione del lavoro elaborato veniva attribuita ad un componente della commissione.


Le commissioni comunali dovrebbero svolgere la stessa funzione. In ogni settore si scelgono persone che abbiano una competenza maturata nel settore politico amministrativo o professionale e in ambito di elaborazione si producono proposte che coadiuveranno l'operato dell'assessore o della giunta. In certi casi alla funzione di proposta (Biblioteca,Urbanistica, Ambiente,Lavori pubblici, Servizi Sociali) si affianca quella di controllo (Commissione edilizia).


Presupposto fondamentale delle Commissioni ,oltre alla competenza dei componenti , è l'indipendenza di proposta.

La commissione è un organo tecnico che deve produrre un lavoro di supporto agli organismi comunali ,mediando gli attriti fra maggioranza e opposizione e contribuendo operativamente al funzionamento della macchina politico-amministrativa.


Se manca il requisito della competenza e dell'indipendenza di proposta (su cui l'organo esecutivo si riserva comunque di decidere liberamente) decade il significato stesso di Commissione.


Parimenti inutile è questo organismo se lo si relegasse a ruolo di supporto tecnico dovuto.

Invocando la sintonia fra organismi di amministrazione si potrebbe pretendere che una commissione esprimesse unicamente pareri di convalida della volontà della maggioranza che la esprime. Si andrebbe cosi a creare un cortocircuito per cui invece di avere una Commissione che con il suo lavoro aiuta la scelta della maggioranza sarebbe la maggioranza a precostituire una decisione supportandola poi con un parere positivo (obbligato) della commissione.


Un siffatta situazione vanificherebbe il ruolo positivo del lavoro di Commissione.


A Paratico attualmente sono in essere :


Commissione Urbanistica

Commissione Edilizia

Commissione Biblioteca

Commissione Servizi Sociali


a cui si aggiungono dei gruppi di sostegno al settore sociale (Oltre e insieme) e piccole commissioni di settore (mensa scolastica)

Esiste poi la Commissione Paesaggistica composta da esperti nominati dalla Giunta.


Le prime indicazioni che emergono sembrano indicare un accorpamento della Commissione Urbanistica ed Edilizia e la creazione di gruppi di lavoro a sostegno del lavoro degli Assessori.


La nostra opinione va decisamente a favore del consolidamento del ruolo delle Commissioni e del loro mantenimento nel tempo.

E' importante che vengano composte con i criteri ed i presupposti sopraccennati cosi come è importante che per il loro funzionamento vengano predisposte poche ma precise regole scritte di funzionamento che ne disciplinino l'operatività ed il legame con gli altri organi dell'Amministrazione.

Esistono già elaborazioni in tal senso e l Partito Democratico non farà mancare le su proposte.


Discutere serenamente, in forma costruttiva e senza timori, nelle commissioni è uno di quei passaggi che danno sostanza alla parola Democrazia. Certo il percorso è articolato, magari meno snello, forzatamente piu lungo. Ma la qualità dei risultati sotto il profilo dell'efficacia e della "risposta democratica" è importante.

Non dimentichiamo inoltre che le Commissioni sono sempre state la palestra dove formare la futura platea degli Amminsitratori comunali.


Un pò diverso è il ruolo dei gruppi di lavoro.

Se sono legati al ruolo dell'Assessore ed ai suoi compiti non possono avere una componente di minoranza.

A nostro parere dovrebbero essere legati a situazioni particolari e ad esigenze specifiche. I componenti debbono per forza di cose avere competenze professionali che sconfinano nel campo della consulenza.


Come già detto, in questo campo cè ,ci sarebbe, ci sarà tanto da dire. E nell'interesse dell'Amministrazione che sosteniamo cercheremo di farlo nel migliore dei modi.






Il nuovo
discrimine


La morte dei 73 eritrei ha evidenziato crudelmente
una questione non nuova, ma
che faticava a manifestarsi. Il tema dell’immigrazione
costituisce una frattura profonda
per le società contemporanee. Dunque,
questa vicenda sembra poter rappresentare
un punto di svolta. Sia chiaro: contrariamente
a quanto si sente ripetere, l’immigrazione
non è questione di solidarietà- i buoni
sentimenti contrapposti al truce cattivismo
della Lega -, bensì di economia e demografia,
diritti e doveri, politiche pubbliche e
strategie di inclusione, welfare universalistico
e integrazione. Insomma, non è un problema
di «generosità verso gli ultimi», bensì
un fattore essenziale dei moderni sistemi di
cittadinanza e un test cruciale per la qualità
delle democrazie contemporanee.
Certo, è buona cosa che la Chiesa cattolica
si sia mossa, e con tanta forza, in questa
circostanza, ma è un errore pensare che la
tutela dei diritti irrinunciabili della persona
debba avere, di necessità, un’ispirazione
religiosa. Quella tutela è, deve essere, fondamento
di ogni politica democratica degna
di questo nome. Dall’intransigente difesa di
quei diritti discende la natura stessa dei
regimi democratici: essa non può affidarsi
alle virtù individuali e collettive (pure preziose),
ma all’elaborazione di un sistema di
garanzie che, quei diritti, renda esigibili ed
effettivi. Per questo, la questione dell’immigrazione
rappresenta davvero un discrimine
che attraversa la società e il sistema
politico.
Con l’introduzione del reato di clandestinità,
il nostro ordinamento ha subito una
lesione profonda come mai in passato:
viene sanzionato non un comportamento
criminale, bensì una condizione esistenziale.
Si viene penalizzati per ciò che si è, non per
ciò che si fa. Ma battersi contro questa
mostruosità non è sufficiente, se non si
hanno ben chiare le conseguenze di quella
norma, nella vita sociale e nei livelli di tutela
giuridica dei singoli e delle minoranze: ovvero
il fatto che la società si organizza, di conseguenza,
per selezionare, discriminare,
sperequare tra chi è parte del sistema di
cittadinanza, chi ne è fuori e chi (tantissimi)
vive precariamente ai suoi margini, tra
inclusione ed esclusione. Dunque, è tutta
l’organizzazione sociale - l’idea e la struttura
di comunità - che ne viene informata, intervenendo
nei rapporti tra gruppi e classi, tra
privilegiati e deprivati. L’atteggiamento
verso gli immigrati e i profughi, cioè, condiziona
profondamente la concezione dei
diritti di cittadinanza per tutti e gli stessi
connotati essenziali della vita democratica.
È probabile che oggi la maggior parte
della società italiana esprima diffidenza, se
non ostilità, verso le politiche di accoglienza-
integrazione: non è una buona ragione
per arrendersi. È fondamentale, certo, saper
scegliere le parole e le politiche: ben venga
il discorso profetico della Chiesa, ma a noi
serve un altro linguaggio. Quello, appunto,
dell’economia e della demografia, dei diritti
e delle garanzie. E la capacità di far intendere
che chiudere le frontiere, prima ancora
che una manifestazione di egoismo, è segnale indubbio di autolesionismo

domenica 23 agosto 2009

COMMISSIONI,CONGRESSO E..ALTRO


Dalla prossima settimana riprenderanno i lavori della politica locale. E' infatti previsto un "preconsiglio" che avrà come argomento all'OdG le commissioni comunali, un tema che anche in questo spazio sarà oggetto di discussione.

Nel 1999 la prima Amministrazione seguita "all'era" Cadei fu caratterizzata dalla forte spinta alla partecipazione ed all'apertura. I lavori di ogni Assessorato furono caratterizzati da una Commissione di accompagnamento con il coinvolgimento di quasi 100 persone fra maggioranza e diverse opposizioni. Si diede vita alla Comissione Lavori pubblici che coadiuvava Corna Ugo nella costruzione del piano triennale delle opere Pubbliche individuando di volta in volta l esigenze del paese sui lavori da fare. Vi era la Commissione per il turismo e lo spettacolo a cui era dato il compito di gestire il programma di rilancio di Paratico proponendo un calendario che insieme alla vivacizzazione delle estati al Parco Comunale garantisse un buona qualità di offerta culturale.E' da questa Commissione ,che coadiuvava Ferrari Fabrizio e presieduta da Luca Tengattini, che sono sortiti i calendari di "Riflessi di Lago",il rinnovamento della struttura della "Madona dei Pom",il Parco Peter Pan, le tante edizioni di Scolpire in piazza.

Poi largo spazio al Sociale nella Commissione Servizi Sociali con la creazione dei collegamenti che hanno dato ossatura agli interventi in questo settore ,poi perfezionati negli anni. Quindi la Commissione Biblioteca, la Commissione edilizia, la Commissione urbanistica presieduta da Selogni Mariella, la Commissione Ambiente da cui sarebbero scaturite le proposte per il Piano di Zonizzazione acustica e L'anagrafe degli insediamenti produttivi nonchè la deliberazione sul blocco degli insediamenti insalubri di prima classe.

Poi la consulta dello Sport che definiva il calendario e le esigenze delle Associazioni sportive di Paratico.

Il panorama era poi completato dalla Commissione tributi e Bilancio che coiadiuvava l'Assessore nella stesura di quello che è il supporto economico ai programmi dell'Amministrazione



Come già detto circa 100 persone che si occupavano della vita amministrativa di Paratico costituendo l'ossatura della futura classe politica del paese.



Nel 2004 la scelta della maggioranza portò ad un ridimensionamento delle Commissioni Comunali che si limitarono a:



Commissione edilizia

Commissione urbanistica

Comissione Servizi Sociali

Commissione Biblioteca


Le persone che componevano le Commissioni erano in totale 30



Dalla prossima settimana il tema delle Commissioni e della loro composizione torna ad essere argomento di discussione.

L'ultimo periodo di Amministrazione di Cadei fu caratterizzato da un giudizio negativo sulle Commissioni come strumento di lavoro.

La prima tornata amministrativa di Paratico Futur@ vide invece il grande ritorno di questi spazi di lavoro


La seconda Amministrazione Carlo Tengattini ha invece visto un graduale ridimensionamento .

Ogni scelta ,in ogni periodo, è caratterizzata da un pensiero di fondo collegato con l'orientamento che chi opera in Amministrazione vuole darsi. Anche il ruolo delle Commissioni deriva da questo pensiero di fondo. A Ottobre scopriremo quale è il pensiero di fondo degli anni che andranno dal 2009 al 2014.

Anche in questo caso sarebbe bello usare questo spazio per discutere un pò.

Aspettiamo valutazioni,proposte,commenti.



Nel frattempo il Circolo PD di Paratico è impegnato anche nel percorso congressuale.



Il gruppo di lavoro che si occupa del percorso che porterà alla fase di Circolo del Congresso si è riunito sabato 22 Agosto delineando queste tappe:



Entro la fine del mese saranno predisposte le sintesi delle mozioni congressuali da allegare alla nota da inviare agli iscritti.

Gli inviti per iscritti e per coloro che hanno partecipato alle primarie saranno inviati entro il 5 Settembre e conterrano il programma dei lavori per l'Assemblea che si terrà presso la sala consiliare Domenica 13 Settembre alle ore 10.00



Per facilitare la pubblicizzazione dell'Assemblea saranno predisposti appositi manifesti.



INTANTO A SOLO SCOPO INFORMATIVO SI PUBBLICA UNA MICROSINTESI DELLE MOZIONI TRATTA DA UNO DEI TANTI SITI WEB.





Le 3 Mozioni in sintesi


SCHEDA
MOZIONE 1


Welfare, salario minimo sanità, misure anticrisi. Un partito radicato che cerca alleanze


PROPOSTE
Riformare il welfare, reddito minimo di inserimento, salario minimo anche per vie
contrattuali. Estendere la qualità del sistema sanitario nazionale, innalzamento
volontario dell'età pensionabile. Per favorire l'efficienza e la trasparenza nella pubblica
amministrazione, valutazione dei risultati. Scuola delle autonomie, valorizzazione del
merito. Investire nei pannelli solari, nel recupero edilizio e nel risparmio energetico.
Laicità come principio della convivenza plurale.


PARTITO
Radicamento nei territori. La sovranità appartiene agli iscritti che, nei casi previsti
dallo statuto,la cedono agli elettori. Ritocchi alle regole del Pd, perfezionare l'albo degli
elettori e no all'automatismo fra segretario del Pd e candidato premier della coalizione
del centrosinistra.


LEGGE ELETTORALE ALLEANZE
Modello parlamentare rafforzato, no alle forme mascherate di presidenzialismo.
Sistema elettorale tedesco ma no al ritorno al proporzionalismo puro. Conferma del
bipolarismo «che non è bipartitismo». Vocazione maggioritaria, ma lavorare da subito
alleanze programmatiche dall'Udc alle sinistre a partire dalle regionali 2010


SCHEDA
MOZIONE 2
No a una coalizione con il trattino Resta la vocazione maggioritaria


PROPOSTE
No all'abuso dei contratti a termine, sì alla sperimentazione di nuove forme di
contratti. Una «scuola autonoma, responsabile e valutabile nei risultati» con più
risrose «che tengano conto dei bisogni, ma anche della qualità dell'insegnamento».
Riduzione delle tasse per le imprese che si impegnano a inquinare di meno.


PARTITO
«Nazionale e federale insieme che, dentro una missione unitaria, lasci ai partiti
regionali autonomia politica e statutaria nella scelta del modello organizzativo, delle
alleanze, dei candidati, delle priorità».


LEGGE ELETTORALE
Una legge bipolarista che consenta ai cittadini di conoscere le alleanze prima del voto
impedendo di cambiarle dopo.


LE ALLEANZE
Franceschini ripropone il partito a vocazione maggioritaria di Veltroni. Dunque, il Pd,
deve essere un perno di coalzioni che si formano per governare con un programma
condiviso e «realizzabile». «Non torneremo indietro, ad un centro-sinistra col trattino,
basato su una divisione di compiti nel raccogliere consenso o nel rappresentare pezzi
di società e che circoscriva la nostra capacità espansiva».


SCHEDA


MOZIONE 3
Spazio al merito Un partito laico e senza correnti Sì alle alleanze




PROPOSTE


Laicità dello stato, grande attenzione ai diritti civili, una legge sul fine vita,
regolarizzare le unioni civili in linea con le «civil partnership» inglesi, diritto di
cittadinanza per chi nasce in Italia, un piano straordinario per il rilancio di scuola,
formazione e ricerca come motori dell'innovazione italiana. E ancora un contratto
unico del lavoro, con salario minimo, reddito minimo di solidarietà e formazione
continua; non pregiudizialmente contrario alla flessibilità e alla precarietà nel mondo
del lavoro. Un piano energetico sostenibile e attento all'ambiente.


PARTITO
Con un assetto federale, senza correnti, basato sui circoli e con una «quota rosa» non
minore del 40%.


LEGGE ELETTORALE E ALLEANZE
Una legge elettorale maggioritaria con collegi uninominali, niente liste bloccate ma
possibilità per i cittadini elettori di esprimere preferenze. Senza perdere il «respiro
maggioritario» il Pd deve sapersi aprire ad alleanze organiche col centrosinistra.



ANCHE IN QUESTO CASO SI SOLLECITANO INTERVENTI.

MANDATE PURE I VOSTRI INTERVENTI DI SOSTEGNO A QUESTA O QUELLA MOZIONE.

LI USEREMO PER UNA STATISTICA/SONDAGGIO PRE CONGRESSUALE

mercoledì 19 agosto 2009

LA PAROLA DEL GIORNO

BUGIA

Menzogna secondo il dizionario etimologico è un’asserzione, una dichiarazione coscientemente falsa. E fa una distinzione: “Se uno dice una cosa falsa credendola vera si chiama dire bugie, ma se sa che è falsa, come è, significa mentire
Esempi ? Il Decreto per l'Abruzzo


Impegni solenni, progetti altisonanti. Garantiti dalle solide certezze del presidente del Consiglio. Ma se scorri il testo del provvedimento, ti accorgi che lì dentro di veramente solido c'è poco e niente. Tutto balla, in quello che è già stato ribattezzato il "Decreto Abracadabra". Le cifre, innanzitutto. Dopo il Consiglio dei ministri straordinario del 23 aprile, Berlusconi e Tremonti avevano annunciato uno stanziamento di 8 miliardi per la ricostruzione dell'Abruzzo: 1,5 per le spese correnti e 6,5 in conto capitale. A leggere il decreto 39, si scopre che lo stanziamento è molto inferiore, 5,8 miliardi, ed è spalmato tra il 2009 e il 2032. Di questi fondi, 1,152 miliardi sarebbero disponibili quest'anno, 539 milioni nel 2010, 331 nel 2011, 468 nel 2012, e via decrescendo, con pochi spiccioli, per i prossimi 23 anni. Da dove arrivano queste soldi? Il governo ha spiegato poco. Il premier, ancora una volta, ha rivendicato il merito di "non aver messo le mani nelle tasche degli italiani". Il ministro dell'Economia si è fregiato di aver reperito le risorse "senza aumentare le accise su benzina e sigarette, senza aumenti di tasse, ma spostando i fondi da una voce all'altra del bilancio".

lunedì 17 agosto 2009

FESTA PROVINCIALE DEI GIOVANI DEMOCRATICI



Dal 3 settembre al 9 settembre a Iseo si svolgerà la Festa Provinciale dei Giovani del Partito Democratico.
Un momento di confronto,di festa,di musica.
Un occasione per i giovani del PD (e non solo) per incontrarsi.

Naturalmente anche un occasione per dare una mano. I giovani del Circolo di Paratico (e anche i meno giovani) freschi e riposati dalle ferie sono invitati a dare disponibilità per qualche serata a Iseo

IN GIRO PER IL PAESE







UN OCCHIO SU...
















D'estate le coste di Paratico sono frequentate da molte persone in cerca di frescura che qualche volta si può ottenere con un bagno a lago.


Ma quale è la qualità delle acque del lago ?


La certificazione di qualità è data a seguito di una serie di prelievi che iniziano a marzo per proseguire per tutta la stagione balneare. Se si riscontrano rilievi positivi e assenza di agenti inquinanti oltre i limiti stabiliti dalla norma la zona è considerata balneabile. In caso contrario il Sindaco deve proibire la balneazione.


a Paratico esistono due punti di controllo. Uno alle Chiatte e un altro ai Tengattini.

Per il 2009 (dati al 30 Luglio tratti dal sito dell'ASL Brescia) i risultati sono questi.


ISEO
Località Tengattini Monte - cod. 049
Balneabile

Località Barro - cod. 050
Balneabile

Località Colombera - cod. 051
Balneabile

Località Pianoni - cod. 052
Balneabile

Località Teadì - cod. 053
Balneabile

Località Bredina - cod. 054
Balneabile

Località La Cura - cod. 055
Balneabile

Località Covelo - cod. 056
Balneabile

Località Golfo Fenice - cod. 057
Balneabile

Località Montecolo Sud - cod. 058
Balneabile
PARATICO
Località Lingue - cod. 047
Balneabile

Località Attracco Tengattini - cod. 048
Balneabile
SULZANO
Località Vertine - cod. 059
Balneabile

Località Porto Vecchio - cod. 060
Balneabile
MONTE ISOLA
Località Spiaggia Ere - cod. 062
Balneabile

Località Paradiso - cod. 065
Balneabile
SALE MARASINO
Località Porto Nuovo - cod. 066
Balneabile

Località Saletto - cod. 067
Balneabile

Località Filanda - cod. 069
Balneabile
MARONE
Località Spiaggia Campo Sportivo - cod. 071
Balneabile

Località Spiaggia Filanda - cod. 074
Balneabile


La situazione appare buona.


PS.. una nuotata nel sito dell'Amministrazione Comunale evidenzia che i dati inseriti sono fermi al 2007. Perchè non valorizzare questo dato cosi importante per il turismo e dovuto anche ai tanti interventi operati nel campo della depurazione delle acque reflue e delle fognature negli anni dal 1999 al 2004 ?





giovedì 13 agosto 2009

LA STAMPA DI OGGI



Oggi la stampa che abbiamo scelto parla di donne,di come erano, di come sono viste ,di come saranno. Ma l'articolo è anche stato scelto per un altro tema fondamentale di cui sarebbe bello poter parlare. Il senso dello stare politicamente e socialmente insieme.

L'io collettivo, il noi" che caratterizzava la coscienza sociale e politica di qualche anno fà e che tanto ha contribuito al senso di appartenenza e alle tante conquiste sociali di cui oggi possiamo (per il momento ) godere.

Questo "noi" si è via via trasformato in un serie di "io" personali,egoisti ed individualisti, sostenuti e incoraggiati da un "senso comune" corrotto da sentimenti sempre meno nobili.

Ma la somma dei tanti "io" non farà mai il "noi" che tanto serve alla nostra società


La rivoluzione interrotta delle donne di Lidia Ravera


Ho provato una vera gioia, leggendo la «conversazione» con Nadia Urbinati, ieri, su questo giornale. Quando dice: «c’è, da parte delle persone attorno a noi, una specie di accettazione. Il senso dell’inutilità collettiva». Ho pensato: ha messo, come si dice, “il dito nella piaga”. E mai frase idiomatica fu più opportuna. Qui si parla proprio di piaghe: indicarle è necessario, anche se sarebbe più elegante voltarsi dall’altra parte. Toccarle fa male. Ma attraverso il dolore, passa l’unica speranza di guarigione. Dunque diciamolo: è morta la dimensione collettiva. Il “noi” che rafforzava i tanti “io” di cui era composto, latita. Era onnipresente, la prima persona plurale. Ora è scomparsa. Non è mai stata facile da declinare: includere l’Ego degli altri, sistemarlo accanto al proprio, non è mai naturale, tocca smussare angoli, reprimere individualismi, concedere generalizzazioni, perdere qualcosa di sè. Però si può fare, anzi: si deve. Soltanto una massa di “io” ordinati in un “noi”, che li sovrasta e li protegge e li rappresenta, nel corso della storia, ha saputo abolire lo schiavismo, difendere il lavoro, conquistare diritti uguali per tutti, combattere il fascismo. L’individuo, da solo, può regalare all’umanità soltanto il godimento dell’arte. È necessaria, l’arte, ma non è sufficiente. Non oggi e non qui, in Italia.Ha ragione la Urbinati quando dice: «Quel che fa questo governo non è ridicolo...è tragico». È tragico usare la paura e la fragilità psichica dei cittadini, aggravate entrambe dalla crisi economica, per disegnare una società che esclude e divide, che radicalizza le differenze e governa col ricatto milioni di solitudini. Poco più di metà degli italiani ha votato qualche anno di fiducia all’attuale Premier e alla sua “weltanschaung”. Poco meno di metà degli italiani ha cercato, votando il centrosinistra, di segnalare il proprio “no”. Si tratta di milioni di donne e di uomini, dispersi e quindi condannati alla dimensione privata del dissenso: il lamento. Per le donne è una sorta di revival: ve la ricordate la rivolta “da camera” delle nostre madri? Erano donne che avevano vissuto la giovinezza a cavallo della seconda guerra mondiale e che, nell’Italia in rapido sviluppo degli anni sessanta, impigliate nel codice antico dell’esistenza vicaria, stavano maturando un disagio crescente per i ristretti ambiti delle loro vite. Che cosa facevano, mentre le loro figlie scendevano in piazza bruciando le icone della femminilità tradizionale? Si lamentavano. Opponevano un fiero cattivo umore ad un destino che vivevano come immutabile. Era il canto della loro sconfitta, il lamento. Ci dava ai nervi. Giurammo che noi no, noi non ci saremmo sacrificate. Giurammo che avremmo imposto nuove regole, saremmo state parte attiva, a letto, al lavoro, in casa, in piazza. Lì per lì ci illudemmo di aver vinto. Non era così. La rivoluzione delle donne non è stata né vinta né persa. È stata interrotta. Interrompere una rivoluzione è pericoloso: non riesci a imporre nuove valori, a radicarli, a estenderli a tutti, come quando vinci. Non vieni travolto dalla restaurazione del vecchio, come quando perdi. Quando lasci una rivoluzione a metà la restaurazione è lenta e strisciante. Incominciano a bombardarti con l’icona della “ragazza tette grandi/ cervello piccolo”, non ci fai caso. Occupa i teleschermi (anche quelli del servizio pubblico) per vent’anni. Spegni la televisione. Diventa protagonista della scena pubblica, corpo in vendita, carriera, oggetto di scambio, trastullo stipendiato di un modello di maschio potente/impotente che era già vecchio quando eri ancora giovane. Ti scansi, spegni l’audio, non vuoi sentire. Finché ti accorgi che, nel silenzio/assenso generale, si è tornati indietro. Come prima e peggio di prima. Devi di nuovo essere complemento, protesi, utensile del piacere. Madre se proprio ti va, come lato B della carriera. A tua figlia regalerai “Miss Bimbo”, il gioco elettronico che insegna a diventare Velina, Escort o moglie di miliardario. Sei di nuovo povera. Possiedi, come anticamente i proletari, soltanto il tuo corpo e quello devi far fruttare. E sbrigati: hai meno di 20 anni di tempo. Qualcuno dice che qualche ragazza ha trovato, per lo più all’estero, riconoscimento ai suoi talenti. Qualcun altro rimprovera “le femministe”, queste ormai mansuete streghe in prepensionamento, di tacere. Ma non è vero. Tutte noi, noi poche, abbiamo, in questi anni, parlato. Sole davanti allo schermo dei nostri computer, come si usa oggi. Abbiamo confezionato tristi arringhe, abbiamo segnalato, puntuali come Cassandre, rischi e degenerazioni. Non è successo niente. Le parole delle donne non pesano un grammo. Per questo bisogna ricominciare daccapo. Portare i nostri corpi in piazza, occupare spazio, farci vedere, farci sentire. Contarci, per ricominciare a contare