lunedì 31 agosto 2009

TRISTE Y SOLITARIO FINAL




Domani riprenderemo a scrivere della marcia di avvicinamento al congresso del Partito Democratico che anche nel nostro paese,a Paratico, stiamo facendo. Pubblicheremo la lettera di invito del Segretario di Circolo che presto sarà inviata ad iscritti e simpatizzanti con l'augurio che sia un altra occasione per parlare di politica.
Torneremo anche a parlare delle Commissioni comunali e delle nostre proposte all'interno dell' Amministrazione Comunale con la consueta voglia di proporre qualcosa per il bene del paese e per la sua crescita.
Oggi però la vignetta di Staino che pubblichiamo e l'articolo di Concita De Gregorio richiamano l'attenzione sule condizioni della nostra nazione. Lo fanno in modo magistrale anche se il retrogusto che lasciano è amaro. E molto triste. Questo è il nostro paese oggi.



La guerra lercia






Un assaggio della guerra che ci aspetta in autunno. Non sporca, lercia. La battaglia finale di un uomo malato, barricato nel delirio senile di onnipotenza che sta trascinando al collasso della democrazia un paese incapace di reagire: un uomo che ha comprato col denaro, nei decenni, cose e persone, magistrati, politici e giornalisti, che ha visto fiorire la sua impunità e i suoi affari dispensando come oppio l'illusione di un benessere collettivo mai realizzato. Dall'estero guardano all'Italia come un esempio di declino della democrazia, una dittatura plutocratica costruita a colpi di leggi su misura e di cavalli eletti senatori. Vent'anni di incultura televisiva - l'unico pane per milioni - hanno preparato il terreno. Demolita la scuola, la ricerca, il sapere. Distrutte l'etica e le regole. Alimentata la paura. Aggrediti i deboli.È una povera Italia, un piccolo paese quello che assiste impotente all'assalto finale alle voci del dissenso condotto da un manipolo di body guard del premier armate di ministeri, di aziende e di giornali. L'ultimo assunto ha avuto il mandato di distruggere la reputazione del "nemico". Scovare tra le carte gentilmente messe a disposizione dei servizi segreti, controllati dal premier medesimo, dossier personali che raccontino di figli illegittimi e di amanti, di relazioni omosessuali, come se fosse interessante per qualcuno sapere cosa accade nella vita di un imprenditore, di un direttore di giornale, di un libero cittadino. Come se non ci fosse differenza tra il ruolo di un uomo pubblico, presidente del Consiglio, un uomo che del suo "romanzo popolare" di buon padre di famiglia ha fatto bandiera elettorale gabbando milioni di italiani e chi, finito di svolgere il suo lavoro, va a letto con chi vuole - maggiorenne, sì - in vacanza con chi crede. La battaglia d'autunno sarà questa: indurre gli italiani a pensare che non c'è differenza tra il sultano e i suoi sudditi, tra il caudillo e i suoi oppositori. Non è così: la parte sana di questo paese lo sa benissimo.Un anno fa arrivavo in questo giornale scrivendo che avrei voluto diventasse "il nostro posto". Non immaginavo sarebbe stata una trincea di montagna. Mentre cresceva, l'Unità è stata oggetto di una campagna denigratoria portata avanti dal presidente del Consiglio e dai suoi alleati, da giornali compiacenti non solo - purtroppo - nel centrodestra. Anziché difendersi e reagire compatto il fronte dell'opposizione si è diviso in guerre fratricide. Mentre si alimentano i veleni e le calunnie su di noi i nostri lettori sono cresciuti, negli ultimi mesi, del 25 per cento, caso unico nel panorama editoriale. I cittadini ci sono: leggono, capiscono. Mentre l'aggressione diventava personale (scritte intimidatorie sotto casa, telefonate notturne, le nostre vite sotto scorta) ci venivano offerte da emissari dei poteri opachi videocassette e carte contenenti "le prove" di gesta erotiche dei nostri aggressori. Materiale schifoso, alcove filmate all'insaputa dei protagonisti. Naturalmente le abbiamo respinte. Il sesso tra adulti, di chi non lo baratti con seggi e presidenze, non ci interessa. Questo è quello che ci aspetta, però. Sappiatelo. Una guerra lercia.

sabato 29 agosto 2009

VERSO IL CONGRESSO


Domenica 13 settembre si terrà la fase congressuale di circolo. E' stata indetta una assemblea aperta a tutti in cui verranno presentate le mozioni congressuali e gli iscritti potranno votare alla fine del dibattito. E' prevista anche la possibilità di intervento per chiunque voglia farlo.
L'assemblea si terrà presso la sala consigliare a parteire dalle or 10.00.
Agli iscritti e a coloro che hanno partecipato alle primarie sarà inviato invito scritto che anticiperemo sul sito.
BIOGRAFIE DEI CANDIDATI ALLA CARICA DI SEGRETARIO NAZIONALE



IGNAZIO MARINO


Sono nato a Genova 54 anni fa, sono un chirurgo specializzato in trapianti d’organo, attualmente senatore del Partito Democratico.A 14 anni mi sono trasferito a Roma. Mi sono laureato in medicina all’Università Cattolica e ho iniziato a lavorare presso il Policlinico Gemelli. La passione per i trapianti mi ha spinto a confrontarmi con altri contesti universitari e professionali. All’inizio degli anni ’80, per specializzarmi, ho studiato prima in Inghilterra, a Cambridge, e poi negli USA presso la University of Pittsburgh, centro d’eccellenza mondiale per i trapianti. Nel 1993 sono diventato Co-direttore del Centro Trapianti del “Veterans Affairs Medical Center”, l’unico dipartimento per trapianti di fegato appartenente al governo degli Stati Uniti.Volendo importare in Italia quelle competenze acquisite durante l’esperienza americana, nel 1999 ho contribuito a fondare e ho diretto l’ISMETT, il centro trapianti multiorgano di Palermo. Nel luglio del 2001 ho eseguito il primo trapianto di fegato in Italia su un paziente sieropositivo.Nonostante la professione medica mi abbia spinto fuori dai confini italiani, ho seguito con passione la vita politica del nostro paese e ho partecipato al dibattito pubblico collaborando con La Repubblica, la Fondazione Italianieuropei e L’Espresso. Su quest’ultimo è stata pubblicato, nell’aprile 2006, il “Dialogo sulla vita”, una mia conversazione sui temi etici con il Cardinale Martini.Nel 2005 ho scritto il mio primo libro “Credere e curare” edito da Einaudi e nello stesso anno ho fondato IMAGINE ONLUS, associazione no-profit che s’impegna per la solidarietà internazionale, con particolare attenzione alle tematiche della sanità.Nel 2006 sono tornato in Italia e ho deciso di candidarmi al Senato come indipendente, venendo eletto nelle fila dei Democratici di sinistra. In quella legislatura ho ricoperto l’incarico di Presidente della commissione igiene e sanità del Senato e ho iniziato ad impegnarmi perché anche l’Italia si dotasse di una legge sul testamento biologico.Sul versante della ricerca, ho ottenuto la creazione di un fondo – approvato in due diverse leggi Finanziarie – destinato ai giovani ricercatori, valutati da una commissione di scienziati under 40, secondo il criterio della peer review.Alle elezioni politiche del 2008 mi sono ricandidato e sono stato rieletto senatore. Sono membro della Commissione igiene e sanità e Presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sull’efficacia e l’efficienza del Servizio Sanitario Nazionale.La presidenza della commissione sul SSN mi offre la possibilità di viaggiare per il Paese e conoscere lo stato delle strutture sanitarie italiane difendendo, così, il diritto dei pazienti italiani a ricevere cure e servizi di qualità


DARIO FRANCESCHINI

Dario Franceschini è nato a Ferrara il 19 ottobre 1958.E’ sposato dal 1986 con Silvia ed ha due figlie, Caterina e Maria Elena. Si è laureato in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Ferrara con una tesi in Storia delle Dottrine e delle Istituzioni politiche.Il suo impegno politico inizia nell’autunno del 1974 quando fonda, al Liceo Scientifico "Roiti" di Ferrara, l’Associazione Studentesca Democratica di ispirazione cattolica e centrista.Si iscrive alla DC dopo l’elezione a segretario di Benigno Zaccagnini e dopo due anni viene eletto Delegato Provinciale dei giovani DC. Nel 1980 viene eletto Consigliere Comunale di Ferrara e nel 1983 capogruppo consiliare. Alle successive elezioni amministrative del 1985 e del 1990 è capolista della DC e primo degli eletti.Nel 1984 entra nella Direzione Nazionale del Movimento giovanile dc per il quale fonda la rivista mensile "Nuova Politica".Chiusa l’esperienza dei giovani Dc entra negli organismi provinciali e regionali del partito e dirige a Roma il mensile "Settantasei" che raccoglie i giovani quadri della sinistra dc. Viene chiamato anche alla vicedirezione del mensile "Il Confronto" e nella redazione del settimanale del partito "La Discussione".Nella fase di trasformazione della DC in PPI invita il partito, all’Assemblea Costituente di Roma del 1993, a scegliere con determinazione, come conseguenza del nuovo sistema elettorale. maggioritario, la via dell’alleanza tra centro e sinistra. Conseguentemente, dopo la decisione del PPI di candidarsi alle elezioni del 1994 come "terzo polo", aderisce ai Cristiano Sociali, fondando il movimento a Ferrara e divenendone Consigliere Nazionale.Nel 1994 diventa Assessore alla Cultura e Turismo del Comune di Ferrara. Nel 1995, a seguito di una spaccatura nel centrosinistra della provincia, accetta di candidarsi a Sindaco per una lista composta da Cristiano Sociali, Laburisti e Verdi e raccoglie il 20% dei voti.Dopo la scissione del PPI e l’adesione dello stesso a L'Ulivo rientra nel partito. Dal 1997 al 1999 è chiamato all’incarico di vicesegretario nazionale. Nell’ultimo Congresso nazionale del PPI è fra i tre candidati all’incarico di Segretario Politico e successivamente entra a far parte della Direzione nazionale e dell’Ufficio di segreteria con l’incarico per le politiche della Comunicazione.Entra nel secondo Governo D’Alema come sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alle Riforme Istituzionali e viene confermato nello stesso incarico nel successivo governo Amato. A nome del Governo segue in particolare il tema della legge elettorale, e sino all'approvazione definitiva, la legge costituzionale di riforma degli Statuti delle Regioni a Statuto speciale, l'introduzione del Diritto di voto per gli italiani all'estero e le modifiche al Titolo V della Costituzione. Alle elezioni politiche del 2001 è candidato dell’Ulivo alla Camera dei Deputati nel Collegio maggioritario di Ferrara e capolista della Margherita nella quota proporzionale nelle Marche. Eletto Deputato diviene componente della Giunta delle elezioni e della I Commissione permanente Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni.E' stato componente dell'Assemblea Parlamentare dell'Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE).E' socio fondatore dell'Associazione interparlamentare per il commercio equo e solidale.Tra i fondatori della Margherita, nel luglio 2001 entra a far parte del Comitato Costituente del partito, del quale diventa Coordinatore dell'Esecutivo Nazionale. Viene confermato in Direzione e in Assemblea Federali e nell’incarico di Coordinatore al Congresso Costituente di Parma del 2002 e al Congresso di Rimini del 2004. E' membro del Direttivo del Partito Democratico Europeo.Alle elezioni politiche del 2006 è capolista dell'Ulivo nella circoscrizione Lombardia II e candidato in Emilia-Romagna, per la quale opta. E' stato Presidente del nuovo gruppo parlamentare "L'Ulivo" alla Camera dei Deputati dal maggio 2006 all'ottobre 2007. Dopo aver ricoperto l'incarico di Vicesegretario del Partito Democratico il 21 febbraio 2009 durante l'Assemblea Nazionale si candida a Segretario Nazionale in seguito alle dimissioni di Walter Veltroni e viene eletto con 1.047 voti.E' componente della Commissione parlamentare Unione Europea e membro della delegazione italiana presso il Consiglio d'Europa e l'Unione dell'Europa Occidentale.

PIERLUIGI BERSANI



Pier Luigi Bersani nasce il 29 settembre del 1951 a Bettola, comune montano della valle del Nure in provincia di Piacenza. La sua è una famiglia di artigiani. Suo padre Giuseppe era meccanico e benzinaio. Dopo aver frequentato il liceo a Piacenza, Bersani si iscrive all'università di Bologna dove si laurea in Filosofia, con una tesi su San Gregorio Magno. Sposato con Daniela dal 1980, ha due figlie Elisa e Margherita. Dopo una breve esperienza da insegnante, si dedica completamente alla attività amministrativa e politica. Viene eletto consigliere regionale dell'Emilia-Romagna. Ne diventerà il presidente il 6 luglio 1993. Riconfermato alla presidenza nell'aprile del 1995, si dimetterà nel maggio del 1996 quando sarà nominato Ministro dell'Industria dal Presidente del Consiglio Romano Prodi. Dal 23 dicembre 1999 al giugno 2001 Pierluigi Bersani ricopre la carica di Ministro dei Trasporti. Alle elezioni politiche del 2001 viene eletto deputato per la prima volta nel collegio 30 Fidenza-Salsomaggiore. Insieme a Vincenzo Visco, fonda Nens (Nuova Economia Nuova Società). Dopo il congresso dei Ds al Bpa Palas di Pesaro nel novembre 2001, Bersani è membro della Segreteria nazionale e viene nominato responsabile economico del partito. Nel 2004 è eletto Parlamentare europeo con 342.296 preferenze nella circoscrizione Nord-Ovest. Nel 2005 dopo il congresso di Roma succede a Bruno Trentin alla guida della Commissione Progetto dei Ds con il compito di coordinare le linee-guida del programma elettorale dei Democratici di sinistra in vista delle elezioni politiche. Dopo la vittoria dell'Unione nel maggio 2006, Bersani è il ministro dello Sviluppo economico. Tra i protagonisti della nascita del Partito Democratico, dal novembre 2007 è nel Coordinamento nazionale del Pd. Attualmente è responsabile del dipartimento Economia




giovedì 27 agosto 2009

COMMISSIONI,GRUPPI DI LAVORO E..ALTRO


Lentamente riprende la vita politico amministrativa in Comune. Oggi,come accennato nell'ultimo post, parleremo della posizione del partito Democratico sulle Commissioni.Alcune riflessioni che speriamo di condividere con chi avrà tempo e voglia di farlo.


Non si è mai fermata la politica nazionale con i suoi piccoli e grossi temi. Uno di questi ,ma non è una novità, riguarda l'immigrazione,il nostro rapporto con la gente che viene in Italia in cerca di speranza. La stampa da non perdere oggi affronta questo "problema" evidenziando come sia piu produttivo gestire la risorsa immigrazione piuttosto che tentare di chiudersi in un mondo che non esiste dove tenere fuori chi invece dovrebbe essere accolto ,non perchè siamo buoni ( e già sarebbe una discreta ragione) ma perchè ci conviene ,come sottolinea il Governatore della Banca d'Italia nel suo intervento ieri a Rimini con una relazione zeppa di dati sorprendenti. Dati reali, condizioni oggettive, valutazioni concrete: qualcosa che manca in una società che vive di slogan, pregiudizi, posizioni precostituite "a prescindere", spesso basate sul vuoto del pensiero.



LE COMMISSIONI COMUNALI


Le commissioni comunali sono un pò la copia delle più blasonate Commissioni parlamentari. Quante volte abbiamo sentito parlare di Commissione Ambiente, Commissione Giustizia, Commissione Affari Costituzionali.

Sono uno degli strumenti della democrazia. Il funzionamento è semplice nella sua meccanica. Si stabilisce il numero dei componenti ripartendo in proporzione a maggioranza e opposizione. All'interno delle Commissioni si nomina un Presidente (quando la politica era meno selvaggia i componenti delle commissioni di garanzia erano dati all'opposizione perchè vi fosse appunto...garanzia). Nelle commissioni si sgrossava il lavoro di produzione di norme che poi sarebbero state presentate in Parlamento per l'approvazione. La presentazione del lavoro elaborato veniva attribuita ad un componente della commissione.


Le commissioni comunali dovrebbero svolgere la stessa funzione. In ogni settore si scelgono persone che abbiano una competenza maturata nel settore politico amministrativo o professionale e in ambito di elaborazione si producono proposte che coadiuveranno l'operato dell'assessore o della giunta. In certi casi alla funzione di proposta (Biblioteca,Urbanistica, Ambiente,Lavori pubblici, Servizi Sociali) si affianca quella di controllo (Commissione edilizia).


Presupposto fondamentale delle Commissioni ,oltre alla competenza dei componenti , è l'indipendenza di proposta.

La commissione è un organo tecnico che deve produrre un lavoro di supporto agli organismi comunali ,mediando gli attriti fra maggioranza e opposizione e contribuendo operativamente al funzionamento della macchina politico-amministrativa.


Se manca il requisito della competenza e dell'indipendenza di proposta (su cui l'organo esecutivo si riserva comunque di decidere liberamente) decade il significato stesso di Commissione.


Parimenti inutile è questo organismo se lo si relegasse a ruolo di supporto tecnico dovuto.

Invocando la sintonia fra organismi di amministrazione si potrebbe pretendere che una commissione esprimesse unicamente pareri di convalida della volontà della maggioranza che la esprime. Si andrebbe cosi a creare un cortocircuito per cui invece di avere una Commissione che con il suo lavoro aiuta la scelta della maggioranza sarebbe la maggioranza a precostituire una decisione supportandola poi con un parere positivo (obbligato) della commissione.


Un siffatta situazione vanificherebbe il ruolo positivo del lavoro di Commissione.


A Paratico attualmente sono in essere :


Commissione Urbanistica

Commissione Edilizia

Commissione Biblioteca

Commissione Servizi Sociali


a cui si aggiungono dei gruppi di sostegno al settore sociale (Oltre e insieme) e piccole commissioni di settore (mensa scolastica)

Esiste poi la Commissione Paesaggistica composta da esperti nominati dalla Giunta.


Le prime indicazioni che emergono sembrano indicare un accorpamento della Commissione Urbanistica ed Edilizia e la creazione di gruppi di lavoro a sostegno del lavoro degli Assessori.


La nostra opinione va decisamente a favore del consolidamento del ruolo delle Commissioni e del loro mantenimento nel tempo.

E' importante che vengano composte con i criteri ed i presupposti sopraccennati cosi come è importante che per il loro funzionamento vengano predisposte poche ma precise regole scritte di funzionamento che ne disciplinino l'operatività ed il legame con gli altri organi dell'Amministrazione.

Esistono già elaborazioni in tal senso e l Partito Democratico non farà mancare le su proposte.


Discutere serenamente, in forma costruttiva e senza timori, nelle commissioni è uno di quei passaggi che danno sostanza alla parola Democrazia. Certo il percorso è articolato, magari meno snello, forzatamente piu lungo. Ma la qualità dei risultati sotto il profilo dell'efficacia e della "risposta democratica" è importante.

Non dimentichiamo inoltre che le Commissioni sono sempre state la palestra dove formare la futura platea degli Amminsitratori comunali.


Un pò diverso è il ruolo dei gruppi di lavoro.

Se sono legati al ruolo dell'Assessore ed ai suoi compiti non possono avere una componente di minoranza.

A nostro parere dovrebbero essere legati a situazioni particolari e ad esigenze specifiche. I componenti debbono per forza di cose avere competenze professionali che sconfinano nel campo della consulenza.


Come già detto, in questo campo cè ,ci sarebbe, ci sarà tanto da dire. E nell'interesse dell'Amministrazione che sosteniamo cercheremo di farlo nel migliore dei modi.






Il nuovo
discrimine


La morte dei 73 eritrei ha evidenziato crudelmente
una questione non nuova, ma
che faticava a manifestarsi. Il tema dell’immigrazione
costituisce una frattura profonda
per le società contemporanee. Dunque,
questa vicenda sembra poter rappresentare
un punto di svolta. Sia chiaro: contrariamente
a quanto si sente ripetere, l’immigrazione
non è questione di solidarietà- i buoni
sentimenti contrapposti al truce cattivismo
della Lega -, bensì di economia e demografia,
diritti e doveri, politiche pubbliche e
strategie di inclusione, welfare universalistico
e integrazione. Insomma, non è un problema
di «generosità verso gli ultimi», bensì
un fattore essenziale dei moderni sistemi di
cittadinanza e un test cruciale per la qualità
delle democrazie contemporanee.
Certo, è buona cosa che la Chiesa cattolica
si sia mossa, e con tanta forza, in questa
circostanza, ma è un errore pensare che la
tutela dei diritti irrinunciabili della persona
debba avere, di necessità, un’ispirazione
religiosa. Quella tutela è, deve essere, fondamento
di ogni politica democratica degna
di questo nome. Dall’intransigente difesa di
quei diritti discende la natura stessa dei
regimi democratici: essa non può affidarsi
alle virtù individuali e collettive (pure preziose),
ma all’elaborazione di un sistema di
garanzie che, quei diritti, renda esigibili ed
effettivi. Per questo, la questione dell’immigrazione
rappresenta davvero un discrimine
che attraversa la società e il sistema
politico.
Con l’introduzione del reato di clandestinità,
il nostro ordinamento ha subito una
lesione profonda come mai in passato:
viene sanzionato non un comportamento
criminale, bensì una condizione esistenziale.
Si viene penalizzati per ciò che si è, non per
ciò che si fa. Ma battersi contro questa
mostruosità non è sufficiente, se non si
hanno ben chiare le conseguenze di quella
norma, nella vita sociale e nei livelli di tutela
giuridica dei singoli e delle minoranze: ovvero
il fatto che la società si organizza, di conseguenza,
per selezionare, discriminare,
sperequare tra chi è parte del sistema di
cittadinanza, chi ne è fuori e chi (tantissimi)
vive precariamente ai suoi margini, tra
inclusione ed esclusione. Dunque, è tutta
l’organizzazione sociale - l’idea e la struttura
di comunità - che ne viene informata, intervenendo
nei rapporti tra gruppi e classi, tra
privilegiati e deprivati. L’atteggiamento
verso gli immigrati e i profughi, cioè, condiziona
profondamente la concezione dei
diritti di cittadinanza per tutti e gli stessi
connotati essenziali della vita democratica.
È probabile che oggi la maggior parte
della società italiana esprima diffidenza, se
non ostilità, verso le politiche di accoglienza-
integrazione: non è una buona ragione
per arrendersi. È fondamentale, certo, saper
scegliere le parole e le politiche: ben venga
il discorso profetico della Chiesa, ma a noi
serve un altro linguaggio. Quello, appunto,
dell’economia e della demografia, dei diritti
e delle garanzie. E la capacità di far intendere
che chiudere le frontiere, prima ancora
che una manifestazione di egoismo, è segnale indubbio di autolesionismo

domenica 23 agosto 2009

COMMISSIONI,CONGRESSO E..ALTRO


Dalla prossima settimana riprenderanno i lavori della politica locale. E' infatti previsto un "preconsiglio" che avrà come argomento all'OdG le commissioni comunali, un tema che anche in questo spazio sarà oggetto di discussione.

Nel 1999 la prima Amministrazione seguita "all'era" Cadei fu caratterizzata dalla forte spinta alla partecipazione ed all'apertura. I lavori di ogni Assessorato furono caratterizzati da una Commissione di accompagnamento con il coinvolgimento di quasi 100 persone fra maggioranza e diverse opposizioni. Si diede vita alla Comissione Lavori pubblici che coadiuvava Corna Ugo nella costruzione del piano triennale delle opere Pubbliche individuando di volta in volta l esigenze del paese sui lavori da fare. Vi era la Commissione per il turismo e lo spettacolo a cui era dato il compito di gestire il programma di rilancio di Paratico proponendo un calendario che insieme alla vivacizzazione delle estati al Parco Comunale garantisse un buona qualità di offerta culturale.E' da questa Commissione ,che coadiuvava Ferrari Fabrizio e presieduta da Luca Tengattini, che sono sortiti i calendari di "Riflessi di Lago",il rinnovamento della struttura della "Madona dei Pom",il Parco Peter Pan, le tante edizioni di Scolpire in piazza.

Poi largo spazio al Sociale nella Commissione Servizi Sociali con la creazione dei collegamenti che hanno dato ossatura agli interventi in questo settore ,poi perfezionati negli anni. Quindi la Commissione Biblioteca, la Commissione edilizia, la Commissione urbanistica presieduta da Selogni Mariella, la Commissione Ambiente da cui sarebbero scaturite le proposte per il Piano di Zonizzazione acustica e L'anagrafe degli insediamenti produttivi nonchè la deliberazione sul blocco degli insediamenti insalubri di prima classe.

Poi la consulta dello Sport che definiva il calendario e le esigenze delle Associazioni sportive di Paratico.

Il panorama era poi completato dalla Commissione tributi e Bilancio che coiadiuvava l'Assessore nella stesura di quello che è il supporto economico ai programmi dell'Amministrazione



Come già detto circa 100 persone che si occupavano della vita amministrativa di Paratico costituendo l'ossatura della futura classe politica del paese.



Nel 2004 la scelta della maggioranza portò ad un ridimensionamento delle Commissioni Comunali che si limitarono a:



Commissione edilizia

Commissione urbanistica

Comissione Servizi Sociali

Commissione Biblioteca


Le persone che componevano le Commissioni erano in totale 30



Dalla prossima settimana il tema delle Commissioni e della loro composizione torna ad essere argomento di discussione.

L'ultimo periodo di Amministrazione di Cadei fu caratterizzato da un giudizio negativo sulle Commissioni come strumento di lavoro.

La prima tornata amministrativa di Paratico Futur@ vide invece il grande ritorno di questi spazi di lavoro


La seconda Amministrazione Carlo Tengattini ha invece visto un graduale ridimensionamento .

Ogni scelta ,in ogni periodo, è caratterizzata da un pensiero di fondo collegato con l'orientamento che chi opera in Amministrazione vuole darsi. Anche il ruolo delle Commissioni deriva da questo pensiero di fondo. A Ottobre scopriremo quale è il pensiero di fondo degli anni che andranno dal 2009 al 2014.

Anche in questo caso sarebbe bello usare questo spazio per discutere un pò.

Aspettiamo valutazioni,proposte,commenti.



Nel frattempo il Circolo PD di Paratico è impegnato anche nel percorso congressuale.



Il gruppo di lavoro che si occupa del percorso che porterà alla fase di Circolo del Congresso si è riunito sabato 22 Agosto delineando queste tappe:



Entro la fine del mese saranno predisposte le sintesi delle mozioni congressuali da allegare alla nota da inviare agli iscritti.

Gli inviti per iscritti e per coloro che hanno partecipato alle primarie saranno inviati entro il 5 Settembre e conterrano il programma dei lavori per l'Assemblea che si terrà presso la sala consiliare Domenica 13 Settembre alle ore 10.00



Per facilitare la pubblicizzazione dell'Assemblea saranno predisposti appositi manifesti.



INTANTO A SOLO SCOPO INFORMATIVO SI PUBBLICA UNA MICROSINTESI DELLE MOZIONI TRATTA DA UNO DEI TANTI SITI WEB.





Le 3 Mozioni in sintesi


SCHEDA
MOZIONE 1


Welfare, salario minimo sanità, misure anticrisi. Un partito radicato che cerca alleanze


PROPOSTE
Riformare il welfare, reddito minimo di inserimento, salario minimo anche per vie
contrattuali. Estendere la qualità del sistema sanitario nazionale, innalzamento
volontario dell'età pensionabile. Per favorire l'efficienza e la trasparenza nella pubblica
amministrazione, valutazione dei risultati. Scuola delle autonomie, valorizzazione del
merito. Investire nei pannelli solari, nel recupero edilizio e nel risparmio energetico.
Laicità come principio della convivenza plurale.


PARTITO
Radicamento nei territori. La sovranità appartiene agli iscritti che, nei casi previsti
dallo statuto,la cedono agli elettori. Ritocchi alle regole del Pd, perfezionare l'albo degli
elettori e no all'automatismo fra segretario del Pd e candidato premier della coalizione
del centrosinistra.


LEGGE ELETTORALE ALLEANZE
Modello parlamentare rafforzato, no alle forme mascherate di presidenzialismo.
Sistema elettorale tedesco ma no al ritorno al proporzionalismo puro. Conferma del
bipolarismo «che non è bipartitismo». Vocazione maggioritaria, ma lavorare da subito
alleanze programmatiche dall'Udc alle sinistre a partire dalle regionali 2010


SCHEDA
MOZIONE 2
No a una coalizione con il trattino Resta la vocazione maggioritaria


PROPOSTE
No all'abuso dei contratti a termine, sì alla sperimentazione di nuove forme di
contratti. Una «scuola autonoma, responsabile e valutabile nei risultati» con più
risrose «che tengano conto dei bisogni, ma anche della qualità dell'insegnamento».
Riduzione delle tasse per le imprese che si impegnano a inquinare di meno.


PARTITO
«Nazionale e federale insieme che, dentro una missione unitaria, lasci ai partiti
regionali autonomia politica e statutaria nella scelta del modello organizzativo, delle
alleanze, dei candidati, delle priorità».


LEGGE ELETTORALE
Una legge bipolarista che consenta ai cittadini di conoscere le alleanze prima del voto
impedendo di cambiarle dopo.


LE ALLEANZE
Franceschini ripropone il partito a vocazione maggioritaria di Veltroni. Dunque, il Pd,
deve essere un perno di coalzioni che si formano per governare con un programma
condiviso e «realizzabile». «Non torneremo indietro, ad un centro-sinistra col trattino,
basato su una divisione di compiti nel raccogliere consenso o nel rappresentare pezzi
di società e che circoscriva la nostra capacità espansiva».


SCHEDA


MOZIONE 3
Spazio al merito Un partito laico e senza correnti Sì alle alleanze




PROPOSTE


Laicità dello stato, grande attenzione ai diritti civili, una legge sul fine vita,
regolarizzare le unioni civili in linea con le «civil partnership» inglesi, diritto di
cittadinanza per chi nasce in Italia, un piano straordinario per il rilancio di scuola,
formazione e ricerca come motori dell'innovazione italiana. E ancora un contratto
unico del lavoro, con salario minimo, reddito minimo di solidarietà e formazione
continua; non pregiudizialmente contrario alla flessibilità e alla precarietà nel mondo
del lavoro. Un piano energetico sostenibile e attento all'ambiente.


PARTITO
Con un assetto federale, senza correnti, basato sui circoli e con una «quota rosa» non
minore del 40%.


LEGGE ELETTORALE E ALLEANZE
Una legge elettorale maggioritaria con collegi uninominali, niente liste bloccate ma
possibilità per i cittadini elettori di esprimere preferenze. Senza perdere il «respiro
maggioritario» il Pd deve sapersi aprire ad alleanze organiche col centrosinistra.



ANCHE IN QUESTO CASO SI SOLLECITANO INTERVENTI.

MANDATE PURE I VOSTRI INTERVENTI DI SOSTEGNO A QUESTA O QUELLA MOZIONE.

LI USEREMO PER UNA STATISTICA/SONDAGGIO PRE CONGRESSUALE

mercoledì 19 agosto 2009

LA PAROLA DEL GIORNO

BUGIA

Menzogna secondo il dizionario etimologico è un’asserzione, una dichiarazione coscientemente falsa. E fa una distinzione: “Se uno dice una cosa falsa credendola vera si chiama dire bugie, ma se sa che è falsa, come è, significa mentire
Esempi ? Il Decreto per l'Abruzzo


Impegni solenni, progetti altisonanti. Garantiti dalle solide certezze del presidente del Consiglio. Ma se scorri il testo del provvedimento, ti accorgi che lì dentro di veramente solido c'è poco e niente. Tutto balla, in quello che è già stato ribattezzato il "Decreto Abracadabra". Le cifre, innanzitutto. Dopo il Consiglio dei ministri straordinario del 23 aprile, Berlusconi e Tremonti avevano annunciato uno stanziamento di 8 miliardi per la ricostruzione dell'Abruzzo: 1,5 per le spese correnti e 6,5 in conto capitale. A leggere il decreto 39, si scopre che lo stanziamento è molto inferiore, 5,8 miliardi, ed è spalmato tra il 2009 e il 2032. Di questi fondi, 1,152 miliardi sarebbero disponibili quest'anno, 539 milioni nel 2010, 331 nel 2011, 468 nel 2012, e via decrescendo, con pochi spiccioli, per i prossimi 23 anni. Da dove arrivano queste soldi? Il governo ha spiegato poco. Il premier, ancora una volta, ha rivendicato il merito di "non aver messo le mani nelle tasche degli italiani". Il ministro dell'Economia si è fregiato di aver reperito le risorse "senza aumentare le accise su benzina e sigarette, senza aumenti di tasse, ma spostando i fondi da una voce all'altra del bilancio".

lunedì 17 agosto 2009

FESTA PROVINCIALE DEI GIOVANI DEMOCRATICI



Dal 3 settembre al 9 settembre a Iseo si svolgerà la Festa Provinciale dei Giovani del Partito Democratico.
Un momento di confronto,di festa,di musica.
Un occasione per i giovani del PD (e non solo) per incontrarsi.

Naturalmente anche un occasione per dare una mano. I giovani del Circolo di Paratico (e anche i meno giovani) freschi e riposati dalle ferie sono invitati a dare disponibilità per qualche serata a Iseo

IN GIRO PER IL PAESE







UN OCCHIO SU...
















D'estate le coste di Paratico sono frequentate da molte persone in cerca di frescura che qualche volta si può ottenere con un bagno a lago.


Ma quale è la qualità delle acque del lago ?


La certificazione di qualità è data a seguito di una serie di prelievi che iniziano a marzo per proseguire per tutta la stagione balneare. Se si riscontrano rilievi positivi e assenza di agenti inquinanti oltre i limiti stabiliti dalla norma la zona è considerata balneabile. In caso contrario il Sindaco deve proibire la balneazione.


a Paratico esistono due punti di controllo. Uno alle Chiatte e un altro ai Tengattini.

Per il 2009 (dati al 30 Luglio tratti dal sito dell'ASL Brescia) i risultati sono questi.


ISEO
Località Tengattini Monte - cod. 049
Balneabile

Località Barro - cod. 050
Balneabile

Località Colombera - cod. 051
Balneabile

Località Pianoni - cod. 052
Balneabile

Località Teadì - cod. 053
Balneabile

Località Bredina - cod. 054
Balneabile

Località La Cura - cod. 055
Balneabile

Località Covelo - cod. 056
Balneabile

Località Golfo Fenice - cod. 057
Balneabile

Località Montecolo Sud - cod. 058
Balneabile
PARATICO
Località Lingue - cod. 047
Balneabile

Località Attracco Tengattini - cod. 048
Balneabile
SULZANO
Località Vertine - cod. 059
Balneabile

Località Porto Vecchio - cod. 060
Balneabile
MONTE ISOLA
Località Spiaggia Ere - cod. 062
Balneabile

Località Paradiso - cod. 065
Balneabile
SALE MARASINO
Località Porto Nuovo - cod. 066
Balneabile

Località Saletto - cod. 067
Balneabile

Località Filanda - cod. 069
Balneabile
MARONE
Località Spiaggia Campo Sportivo - cod. 071
Balneabile

Località Spiaggia Filanda - cod. 074
Balneabile


La situazione appare buona.


PS.. una nuotata nel sito dell'Amministrazione Comunale evidenzia che i dati inseriti sono fermi al 2007. Perchè non valorizzare questo dato cosi importante per il turismo e dovuto anche ai tanti interventi operati nel campo della depurazione delle acque reflue e delle fognature negli anni dal 1999 al 2004 ?





giovedì 13 agosto 2009

LA STAMPA DI OGGI



Oggi la stampa che abbiamo scelto parla di donne,di come erano, di come sono viste ,di come saranno. Ma l'articolo è anche stato scelto per un altro tema fondamentale di cui sarebbe bello poter parlare. Il senso dello stare politicamente e socialmente insieme.

L'io collettivo, il noi" che caratterizzava la coscienza sociale e politica di qualche anno fà e che tanto ha contribuito al senso di appartenenza e alle tante conquiste sociali di cui oggi possiamo (per il momento ) godere.

Questo "noi" si è via via trasformato in un serie di "io" personali,egoisti ed individualisti, sostenuti e incoraggiati da un "senso comune" corrotto da sentimenti sempre meno nobili.

Ma la somma dei tanti "io" non farà mai il "noi" che tanto serve alla nostra società


La rivoluzione interrotta delle donne di Lidia Ravera


Ho provato una vera gioia, leggendo la «conversazione» con Nadia Urbinati, ieri, su questo giornale. Quando dice: «c’è, da parte delle persone attorno a noi, una specie di accettazione. Il senso dell’inutilità collettiva». Ho pensato: ha messo, come si dice, “il dito nella piaga”. E mai frase idiomatica fu più opportuna. Qui si parla proprio di piaghe: indicarle è necessario, anche se sarebbe più elegante voltarsi dall’altra parte. Toccarle fa male. Ma attraverso il dolore, passa l’unica speranza di guarigione. Dunque diciamolo: è morta la dimensione collettiva. Il “noi” che rafforzava i tanti “io” di cui era composto, latita. Era onnipresente, la prima persona plurale. Ora è scomparsa. Non è mai stata facile da declinare: includere l’Ego degli altri, sistemarlo accanto al proprio, non è mai naturale, tocca smussare angoli, reprimere individualismi, concedere generalizzazioni, perdere qualcosa di sè. Però si può fare, anzi: si deve. Soltanto una massa di “io” ordinati in un “noi”, che li sovrasta e li protegge e li rappresenta, nel corso della storia, ha saputo abolire lo schiavismo, difendere il lavoro, conquistare diritti uguali per tutti, combattere il fascismo. L’individuo, da solo, può regalare all’umanità soltanto il godimento dell’arte. È necessaria, l’arte, ma non è sufficiente. Non oggi e non qui, in Italia.Ha ragione la Urbinati quando dice: «Quel che fa questo governo non è ridicolo...è tragico». È tragico usare la paura e la fragilità psichica dei cittadini, aggravate entrambe dalla crisi economica, per disegnare una società che esclude e divide, che radicalizza le differenze e governa col ricatto milioni di solitudini. Poco più di metà degli italiani ha votato qualche anno di fiducia all’attuale Premier e alla sua “weltanschaung”. Poco meno di metà degli italiani ha cercato, votando il centrosinistra, di segnalare il proprio “no”. Si tratta di milioni di donne e di uomini, dispersi e quindi condannati alla dimensione privata del dissenso: il lamento. Per le donne è una sorta di revival: ve la ricordate la rivolta “da camera” delle nostre madri? Erano donne che avevano vissuto la giovinezza a cavallo della seconda guerra mondiale e che, nell’Italia in rapido sviluppo degli anni sessanta, impigliate nel codice antico dell’esistenza vicaria, stavano maturando un disagio crescente per i ristretti ambiti delle loro vite. Che cosa facevano, mentre le loro figlie scendevano in piazza bruciando le icone della femminilità tradizionale? Si lamentavano. Opponevano un fiero cattivo umore ad un destino che vivevano come immutabile. Era il canto della loro sconfitta, il lamento. Ci dava ai nervi. Giurammo che noi no, noi non ci saremmo sacrificate. Giurammo che avremmo imposto nuove regole, saremmo state parte attiva, a letto, al lavoro, in casa, in piazza. Lì per lì ci illudemmo di aver vinto. Non era così. La rivoluzione delle donne non è stata né vinta né persa. È stata interrotta. Interrompere una rivoluzione è pericoloso: non riesci a imporre nuove valori, a radicarli, a estenderli a tutti, come quando vinci. Non vieni travolto dalla restaurazione del vecchio, come quando perdi. Quando lasci una rivoluzione a metà la restaurazione è lenta e strisciante. Incominciano a bombardarti con l’icona della “ragazza tette grandi/ cervello piccolo”, non ci fai caso. Occupa i teleschermi (anche quelli del servizio pubblico) per vent’anni. Spegni la televisione. Diventa protagonista della scena pubblica, corpo in vendita, carriera, oggetto di scambio, trastullo stipendiato di un modello di maschio potente/impotente che era già vecchio quando eri ancora giovane. Ti scansi, spegni l’audio, non vuoi sentire. Finché ti accorgi che, nel silenzio/assenso generale, si è tornati indietro. Come prima e peggio di prima. Devi di nuovo essere complemento, protesi, utensile del piacere. Madre se proprio ti va, come lato B della carriera. A tua figlia regalerai “Miss Bimbo”, il gioco elettronico che insegna a diventare Velina, Escort o moglie di miliardario. Sei di nuovo povera. Possiedi, come anticamente i proletari, soltanto il tuo corpo e quello devi far fruttare. E sbrigati: hai meno di 20 anni di tempo. Qualcuno dice che qualche ragazza ha trovato, per lo più all’estero, riconoscimento ai suoi talenti. Qualcun altro rimprovera “le femministe”, queste ormai mansuete streghe in prepensionamento, di tacere. Ma non è vero. Tutte noi, noi poche, abbiamo, in questi anni, parlato. Sole davanti allo schermo dei nostri computer, come si usa oggi. Abbiamo confezionato tristi arringhe, abbiamo segnalato, puntuali come Cassandre, rischi e degenerazioni. Non è successo niente. Le parole delle donne non pesano un grammo. Per questo bisogna ricominciare daccapo. Portare i nostri corpi in piazza, occupare spazio, farci vedere, farci sentire. Contarci, per ricominciare a contare

martedì 11 agosto 2009

LE DELIBERE DELLA GIUNTA








In attesa del nuovo sito del Circolo di Paratico in cui potremo inserire le delibere di Giunta e di Consiglio in forma integrale riassumiamo in forma sintetica i lavori del principale organo esecutivo comunale.
La giunta ha deliberato in due occasioni:
22.06.09

Delibera 94

Ricorso avanti al TAR della società M.D.S. Incarico all'avvocato Ballerini per la difesa
La società MDs srl ha ricorso contro le delibere di Consiglio Comunale n° 24 del 29.10.2008

n°5 del 23.03.2009 e 28 del 18.12.2008 (che reperiremo al piu presto). Con questo atto la Giunta incarica l'Avv Ballerini di difendere l'amministrazione Comunale


Delibera 95

Approvazione progetto definitivo ed esecutivo intervento di tinteggiatura suola media opera pubblica a carico della soc.Patrimoniale srl
E' l'approvazione del progetto di tinteggiatura dela scuola media che in questi giorni si può vedere in esecuzione. L'importo previsto è di euro 45.000 ed è posto in carico della società Paratico Patrimoniale srl di cui il Comune di paratico è unico azionista.

Delibera 96

Approvazione progetto definitivi ed esecutivo intervento di adeguamento degli edifici scolastici alle normative di sicurezza

Delibera 97
Approvazione progetto definitivo ed esecutivo intervento di completamento sistemazione via Gorizia opera pubblica a carico della soc.Patrimoniale srl
E' il progetto che riguarda la sistemazione di Via Gorizia.Le opere pubbliche sono inserite nei compiti affidati alla Patrimoniale Paratico srl. L'importo complessivo previsto e stanziato è di Euro 165.240.
L'appalto sarà espletato mediante provedura negoziata prevsita dall'art 122 comma 7 bis del Dlgs 163/2006 per :

A) Opere stradali
B) Pubblica illuminazione
con il criterio dell'offerta a prezzo piu basso mediante ribasso sull'elenco dei prezzi unitari a base di gara.

Delibera 98
Proroga del servizio di apertura della Torre Lantieri e quadrisfera alla Coop. La scotta di Capriolo per il mese di Luglio


Si conferisce alla coop La scotta,per un costo di euro 800, l'incarico di tenere aperta la struttura nei giorni di sabato e domenica per il mese di Luglio
estratto dal sito comunale


TORRE LANTIERI E QUADRISFERA ORARI DI APERTURA Luglio 2009
SABATO DALLE ORE 14,00 ALLE ORE 17,00

DOMENICA DALLE ORE 10,00 ALLE ORE 12,00DALLE ORE 14,00 ALLE ORE 17,00
N.B. Agosto chiusa

Delibera 99


ORGANIZZAZIONE 2^PARTE MANIFESTAZIONE ESTIVE 2009






E' la delibera che riguarda le manifestazioni estive al parco comunale e e nel paese. Sono stanziati per la stagione euro 7000

Delibera 100
Approvazione bozza di convenzione tra il comune di Paratico e l'Azienda Lombarda per l'edilizia residenziale di Brescia per lo svolgimento delle attività di assistenza ai cittadini per lo svolgimento delle attività di assistenza ai cittadini nella compilazione ed inoltro della domanda e delle dichiarazioni sostitutive mediante il sistema informatico regionale per l'attuazione del bando di assegnazione alloggi di edilizia residenziale pubblica per il 2° semestr 2009

In pratica per formulare la domanda di assegnazione alloggi di edilizia residenziale pubblica si dovrà usare il metodo informatico. Per agevolare i cittadini in questa pratica la norma prevede che i Comuni possano avvalersi del servizio di CAAF,ALER o altri soggetti. In questo caso il comune si convenziona con l'ALER ad un costo fisso di euro 500 e euro 35 per ogni pratica elaborata piu euro 20 per ogni ricorso elaborato

Delibera 101


LR 13/89 superamento barriere architettoniche negli edifici privati.Erogazione contributo sig.ra ...

E' prevista dalla norma la possibilità che anche per gli ambiti privati,verificate le condizioni di necessità e per il superamento di barriere che ostacolino il movimento delle persone in situazione di disagio ,il Comune possa erogare un contributo. Nel caso specifico a fronte di una spesa di euro 8.120 è stato erogato un contributo di euro 3966,71


Delibera 102
Scelta di copertura del posto di responsabile dell'area tecnica-lavori pubblici e urbanistica- Posto al di fuori della dotazione organica con contratto di tipo privatistico.

L'amministrazione comunale di Paratico ha scelto da anni di avere per la gestione dell'ufficio tecnico un consulente esterno . Per gli ultimi 8 anni questo ruolo è stato ricoperto dall'Arch Ilario Cavalleri. Con la decadenza del Sindaco è automaticamente decaduto ache l'incarico e si pone quindi la necessità di rinovarlo. L'orario previsto è di ore 15 rispetto alle 9 degli ultimi anni a causa dell'aumento della popolazione e dell'approvazione del PGT. La delibera da mandato al Sindaco di reperire con le modalità previste dal Regolamento di Organizzazione degli Uffici,un tecnico idoneo allo scopo. La delibera non riporta i costi presunti per l'incarico.


Previa selezione fra un gruppo di professionisti che sarà valutato per settembre dovrebbe assumere l'incarico il nuovo tecnico

Delibera 103
Progetto Giovani.Incarico per il controllo delle attività organizzate dalle politiche giovanili

La delibera riguarda l'attività della Amministrazione comunale verso i giovani per le politiche di processi educativi,aggregazione e promozione all'associazionismo. Sono richiamati i progetti comunali di settore (Oltre e insieme seguito dalla Cooperativa Tornasole,,Jump sulla modifica degli stili di vita sulle conseguenze all'uso delle sostanze psicotrope,Vacanze insieme)

Il deliberato affida alla Dr.ssa Roberta Peri la supervisione dei progetti per un compenso di euro 27 all'ora per 7 ore settimanali

La Giunta ha poi deliberato il 7.07.09


Delibera 104


Dimissioni per collocamento a riposo dipendente Poli Romano con decorrenza 1.01.2010

E' la pensione per Poli Romano (aggiungiamo a parte gli auguroi del Circolo PD)


Delibera 105

Approvazione progetto di formazione ed orientamento a favore della sig.ra ....

E' un progetto per l'inserimento lavorativo di una persona suggerito dal Distretto Socio Sanitario di Iseo.Il costo per il Comune è di euro 1200

Delibera 106


Approvazione schema di convenzione per la riscossione coattiva delle entrate tributarie fiscali

La ragioneria del Comune ha rilevato che per quanto riguarda ICI e TARSU vi sono stati diversi mancati pagamenti e l'amministrazione ritiene di avvalersi di una società per riscuotere coattivamente le entrate dovute. La società individuata è la GEC spa di Cuneo

Delibera 107
Approvazione progetto definitivo ed esecutivo lavori rettifica via S.Pietro/via Don Moioli


Sono i lavori che riguardano la ormai famosa rotonda di Via S.Pietro. Dopo accordo bonario con i residenti si rendono necessari altri lavori per l'adeguamento per un costo di Euro 18.000

Delibera 108

Lavori di opere di urbanizzazione via Barro e via Tengattini. Opere stradali-Opera pubblica a carico della Paratico patrimoniale srl-presa d'atto perizia suppletiva modificativa.

E' il progetto di sistemazione approvato con Delibera di Giunta 24 del 2.03.09 per l'urbanizzazione di via Barro e via Tengattini per un importo di euro 166.288 appaltati a seguito di gara alla ditta Ferrari Angelo Felice per un importo di euro 91.139

Con deliberazione 31 del 13 Luglio 2009 la Paratico Patrimoniale ha approvato una perizia suppletiva redatta dal Direttore dei lavori Geom Ghirardelli Roberto con un maggiore onere di euro 4957.


Delibera 108

Adozione piano di recupero di iniziativa privata denominato casa parrocchiale

E l'approvazione del piano di recupero attualmente in atto presso la casa parrocchiale




Oggi la striscia di stampa è dedicata a :






Aung San Suu Kyi, premio Nobel per la Pace

sabato 8 agosto 2009

CONSIGLIO COMUNALE -RELAZIONE-

Consiglio Comunale estivo a Paratico con alcune assenze dovute forse alle ferie. Nelle file della maggioranza mancava Plebani Irene mentre alla minoranza Valvassori Francesca e Ministrini Giuseppe.

All’apertura del Consiglio era assente anche il consigliere Carlo Tengattini entrato con 10 minuti di ritardo.

Preventivamente all’Odg il Consigliere di minoranza Franzoni Giuseppe ha presentato una interpellanza inerente le manifestazioni al Parco Comunale. Alcuni cittadini si sarebbero rivolti a Franzoni lamentando il disturbo provocato dalle manifestazioni in questa area .Inoltre l’eccesso di feste delle associazioni causerebbe danno economico ai commercianti del settore.

Franzoni ha evidenziato come questo sia un problema degli ultimi anni in quanto prima le feste erano distribuite su tutto il territorio comunale.

Riservandosi una risposta scritta il Sindaco ha osservato che quest’anno le manifestazioni sono molto poche e che comunque servono per aiutare le associazioni,aggiungendo poi che comunque siamo in una zona turistica e che un pò di disagio bisogna sopportarlo.

L’assessore alle attività ricreative Volpini ritiene l’interpellanza pretestuosa.

Il primo punto all’Odg era la nomina del nuovo Revisore dei Conti. Risultano pervenute 28 richieste per questo incarico che costa all’Amministrazione Comunale circa 5000 euro annui.
L’assessore al Bilancio Ministrini Gianbattista ha presentato per la maggioranza il nominativo del dr. Ravelli Valeriano.

Dopo votazione a scrutinio segreto è risultato eletto
Valeriano Ravelli con voti 11
Schede bianche e astenuti 3

Il dr. Ravelli Valeriano è quindi il nuovo Revisore dei Conti del Comune di Paratico.

Il secondo punto all’OdG era la nomina della Commissione per l’albo dei giudici popopolari. Dopo illustrazione del punto si è proceduto ad una scelta bipartisan. Per la maggioranza si è proposto il nome di Plebani Irene per la minoranza quello di Zanoletti Roberto. Entrambi sono stati eletti.

Il prossimo Consiglio Comunale, molto piu corposo come OdG dovrebbe essere convocato per il 29 Settembre.
Alle ore 11.30 la seduta è terminata

COMMENTO

Consiglio comunale con punti formali legati a scadenze di norma. Alcuni suggerimenti per migliorare la fase di comunicazione/informazione.

1) Nella relazione sui singoli punti all’OdG sarebbe forse utile alternare la lettura all’esposizione “a braccio”

2) La presentazione del nominativo del dr. Ravelli Valeriano a Revisore dei Conti è stata accompagnata da un generico riferimento ad incarichi già svolti nel settore. Sarebbe forse opportuno dettagliare meglio la tipologia degli incarichi e dove sono svolti (..già revisore dei conti nel comune di…)

mercoledì 5 agosto 2009

INFORMAZIONE



CONSIGLIO COMUNALE


E ' stato convocato per sabato mattina alle ore 11.00
il primo Consiglio Comunale
dopo l'insediamento di Consiglieri Sindaco e Giunta.


L'ordine del giorno evidenzia adempimenti di carattere formale ma comunque significativi.


La nomina della Commissione per l'Albo dei Giudici popolari



..informazioni sul punto all'OdG


Formazione degli elenchi comunali dei giudici popolari


In ogni comune della Repubblica sono formati, a cura di una commissione composta del sindaco o di un suo rappresentante e di due consiglieri comunali, due distinti elenchi dei cittadini residenti nel territorio del comune in possesso dei requisiti indicati rispettivamente negli articoli 9 e 10 della presente legge per l'esercizio delle funzioni di giudice popolare nelle corti di assise e nelle corti d'assise di appello.

Sono cittadini chiamati a comporre la Corte di Assise o la Corte di Assise di Appello insieme ai giudici togati. I loro nominativi sono estratti a sorte da apposite liste comunali. La nomina a giudice popolare è subordinata ad alcuni requisiti necessari: la cittadinanza italiana, l'età compresa tra i 30 e i 65 anni, il godimento dei diritti civili e politici, la buona condotta morale, la licenza di Scuola Media Inferiore (per la Corte di Assise), licenza di Scuola Media Superiore (per la Corte di Assise di Appello). Sono esclusi magistrati e funzionari in servizio all'ordine giudiziario, gli appartenenti alle Forze Armate e alla Polizia, membri di culto e religiosi di ogni ordine e congregazione.


Il procedimento di nomina dei giudici popolari è regolato dalla legge n. 287 del 1951. La legge prevede che ai Presidenti dei Tribunali dove hanno sede le Corti di Assise, vengano trasmesse le liste generiche dei giudici popolari. Vengono quindi formate le schede dei giudici popolari ordinari e di quelli supplenti. Tali schede vengono depositate in due urne (una per gli ordinari, l'altra per i supplenti).Quindici giorni prima della conclusione della sessione in corso, il Presidente del Tribunale, in seduta pubblica, estrae dall'urna dei giudici popolari un numero di schede pari alla metà di quelle in essa contenute e comunque non superiore a 50. Il Presidente stabilisce quindi il giorno e l'ora per la presentazione in seduta pubblica di tutti giudici estratti, per lo svolgimento della funzione di giudice popolare per la sessione successiva.


NOMINA REVISORE DEI CONTI


Con il termine dell'incarico della Sig.ra Damiani che è stata Revisore dei Conti in carica nell'ultimo quinquennio il Consiglio Comunale è chiamato a nominare un nuovo Revisore dei Conti.


..Informazioni sul punto all'OdG


Quali sono le funzioni per questo organo di controllo sulla regolarità dei conti dell'Amministrazione Comunale ?


Altro soggetto terzo, rispetto alla compagine di governo è il revisore dei conti, o il collegio dei revisori, il tutto dipende dal numero di abitanti in cui il revisore è chiamato ad operare; il revisore dei conti è il soggetto terzo a tutela della correttezza e chiarezza dei bilanci redatti dall’ente pubblico. Per essere nominato revisore del conto è necessario avere conseguito una laurea in economia e commercio o titolo equivalente, ed essere iscritto nell’albo dei revisori contabili presso il ministero competente, la nomina viene deliberata in consiglio comunale ed anche in tale caso si ripete l’illogica attuazione dell’applicazione del criterio in cui il controllato nomina il controllore. Ricade sulla responsabilità del revisore del conto l’avere coperto bilanci falsi o fittizi, poste di bilancio non corrispondenti alla realtà delle condizioni effettive di cassa dell’ente, di fatti ogni anno il revisore del conto, accompagna con una propria relazione sulla gestione delle finanze dell’ente il documento del bilancio-consuntivo, che il consiglio va ad approvare. Si può ben comprendere, come il revisore, assuma una funzione rilevante nell’esprimere un proprio parere tecnico-contabile nella gestione dell’ente pubblico


CONVOCAZIONE DEL DIRETTIVO DI CIRCOLO PD


Per la valutazione dei punti all'OdG è convocato il Direttivo di Circolo alle ore 21 del 5 Agosto 2009.
I componenti del Direttivo incaricati di seguire il Consiglio Comunale per relazionare sull'andamento sono invitati a partecipare al Consiglio Comunale di sabato 8 Agosto ore 11.00

martedì 4 agosto 2009

VERSO IL CONGRESSO



820.607 democratici

I dati del tesseramento


Sono 820.607 i cittadini che si sono iscritti al Partito democratico e che potranno quindi votare alla prima fase del congresso, quella che seleziona i candidati da sottoporre poi alle primarie.Votazione in cui gareggeranno tre candidati, Dario Franceschini, Pierluigi Bersani e Ignazio Marino (ripubblichiamo le loro mozioni negli allegati). Escluso Amerigo Rutigliano, dato che un terzo circa delle firme da lui presentate erano di cittadini non iscritti al PD..La cifra e' stata annunciata nel corso di una conferenza stampa dai responsabili della commissione nazionale per il congresso, Maurizio Migliavacca, Roberto Montanari e Antonella Rossi, la responsabile dell'anagrafe degli iscritti.I responsabili del Pd hanno sottolineato che si tratta di iscrizioni tutte certificate, diversamente da quanto e' successo in passato per altri partiti: ''Sono tutti iscritti vivi e vegeti'', ha detto con una battuta Roberto Montanari.La commissione nazionale per il congresso, ha poi spiegato Montanari, ha verificato i requisiti soggettivi dei candidati alla segreteria, nonche' le firme a sostegno che dovevano essere tra 1.500 e 2.000, raccolte in almeno cinque regioni di almeno tre circoscrizioni delle elezioni europee.La commissione, ha detto Migliavacca, "all'unanimità ha convalidato le candidature di Pier Luigi Bersani, Dario Franceschini e Ignazio Marino, mentre non ha potuto accogliere quella di Amerigo Rutigliano. Dal riscontro degli iscritti - ha spiegato quindi Migliavacca - a Bari, Milano, Napoli, Lecce, Rimini e in Sardegna è emerso che 520 sottoscrizioni sono di cittadini noniscritti al Pd, e quindi il numero delle sottoscrizioni raccolte da Rutigliano (1.542 in tutto, ndr) non è conforme a quello previsto da statuto e regolamento.


I N F O R M A Z I O N E


Cortona 2: aperte le iscrizioni

Torna la scuola di Cortona. Dal 9 all’13 settembre 2009 per discutere di cultura democratica. Tra i docenti che interverranno: Jacques Delors, Alain Touraine, John Dunn, Loretta Napoleoni, Luciano Canfora, Rigoberta Menchú, Philip Pettit, David Schweickart, Federico Rampini, Carlo Augusto Viano, Richard Parker, Massimo L. Salvadori, Michel Dollé, Jesus-Maria Ruitz, Giovanni Maria Flick, Mireille Chirouleu-Assouline, Jean-Paul Fitoussi, Abolhassan Bani Sadr, Benedetto Vertecchi, Sebastiano Maffettone, Eugenio Somaini e tanti altri.Il modello, sarà ancora più partecipativo dell’anno scorso, della scuola di Amalfi e del Treno per l’Europa. Accanto ai corsi tematici e ai dibattiti, infatti, verranno organizzati laboratori e gruppi di studio dove iscritti e militanti potranno approfondire i temi delle conferenze e prendere parte all’elaborazione politica, democraticamente, in vista del congresso di ottobre. La Scuola si aprirà mercoledì 9 Settembre alle 17 e si concluderà domenica 13. Il programma definitivo, nei prossimi giorni su questo sito. La quota di iscrizione rimane invariata: 50 euro per i ragazzi sotto i 26 anni, 100 euro per tutti gli altri

lunedì 3 agosto 2009

STAMPA DA NON PERDERE



Spesso comprendere bene ciò che ci accade intorno è difficile. Quello che appare non è , e quello che è non appare o non viene fatto apparire. Una buona stampa,una corretta informazione potrebbero aiutare a leggere la realtà. Era il vanto e il compito dei buoni giornalisti e la funzione dell'informazione televisiva.
E' ancora cosi ?
La maturazione sociale e culturale dell'uomo occidentale pare essersi arrestata tanto che a più scuola,più televisione, più giornali non corrisponde un aumento del senso critico.
Le informazioni sono riversate in abbondanza nel nostro bicchiere personale ma noi non siamo piu in grado di riconoscere il liquido che viene introdotto.
Questo provoca una incapacità di riconoscere la coerenza.
Quali gli esempi ?
Non serve più essere onesti, basta dire di esserlo. Non serve più salvaguardare l'ambiente,basta dire che si lo si sta facendo. Non serve mantenere le promesse,basta dire che lo si farà.
Non serve comportarsi da cattolici, basta affermare di esserlo . Non serve comportarsi da democratici, troppa fatica, basta, con una carezza ipocrita, farlo credere.
A questa deriva si può rispondere solo riaffermando i principi della coerenza fra quello che si dice e quello che si fà,Sapendo bene che la democrazia e il rispetto delle persone comportano il pesante fardello del confronto,della discussione in un percorso lento e difficile.
La stampa da non perdere di oggi è una riflessione di Vincenzo Cerami


UNA
PAROLA

VERITÀ




Il maronita Gibran ha scritto
che ogni uomo è due
uomini: l’uno è desto nelle
tenebre, l’altro dorme
nella luce. È vero, siamo come
i fiori, i quali nascondono
sotto terra il loro rovescio,
cioè la radice.


Anche la radice è un fiore,
ma preferisce non farsi vedere,
non ama la luce. Foglie e
petali prendono vita dall’aria
e le radici dalla terra. La bellezza
di una rosa è frutto di
un appuntamento a metà
strada tra l’alto e il basso, tra i
flussi benefici del sole e quelli
mineralidel terriccio. Per proteggerla
la natura ha costruito
tutt’intorno un rovo spinoso,
proprio perché nonc’è nulla
di più sacro e intangibile
della bellezza.
L’uomo nel buio non vede,
ma si perde con lo sguardo
nelle lontananze della fantasia
e del pensiero.Alla fine ne
sa di più di chi, in piena luce,
vede tutto ciò che è visibile.
Questo perché nelle tenebre
egli cerca il nesso tra le cose
osservate durante il giorno,
quando l’incanto del creato
lo ammutolisce e non lo fa ragionare.
Il buio dà senso alle
cose che non si vedono, e
quando giunge la luce ci guardiamo
intorno e sappiamo
ciò che è giusto e ciò che è sbagliato.
Quindi possiamo addirittura
dire che il giorno è la parrucca
della notte, il suo aspetto
vistoso, incantevole. L’anima
non si vede, è impasto di
astrazioni, e come la schiena
è unmistero per gli occhi, così
sono le tenebre per la luce e
le radici per il fiore.
Vale lo stesso discorso per
coscienza e incoscienza.
Le verità dell’inconscio sono
quasi tutte immutabili,
quelle della consapevolezza
non fanno che volatilizzarsi a
ogni cambio di stagione.
Tutto questo per dire che la
verità non si vede a occhio nudo.

domenica 2 agosto 2009

RICORDI



Dove eravamo il 2 agosto del 1980 ? Qualcuno non era ancora nato,qualcuno troppo giovane, qualcuno lavorava ancora, altri erano su un treno e partivano per le ferie.


Già, su un treno, che solo casualmente non passava per la stazione di Bologna alle 10.25.


Non sempre si può ricordare tutto. Ma certe cose è meglio non dimenticarle mai.


Dovremmo esserci abituati ma sorprende sempre come presi dalle nostre cose sorvoliamo su momenti drammatici che hanno modificato la vita del nostro paese. Certo hanno modificato la vita di tutti coloro che in un modo o nell'altro si sono trovati a fare i conti con un attentato che ha provocato 85 morti e 200 feriti. Una delle tante brutte storie italiane.


sarebbe bello che fra un aperitivo e una chiaccherata ,un gelato e una passeggiata oggi potessimo dedicare un pensiero anche a queste cose. Non ci farebbe male.